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BONOS A 600 E BTP A 500!!20/07,E' UN MACELLO FINANZIARIO, NON ACCENNA A DIMINUIRE LA SALITA DEGLI INTERESSI A LIVELLI INSOSTENIBILI. TUTTAVIA ECCO COSA SONO GLI ITALIOTI DI .....È quella percepita da chi vive qui. Da dieci giorni sono in vacanza sul suolo patrio e mi giro intorno stupefatta per cercare di capirci qualcosa. Qui la prospettiva si ribalta e la percezione è quella di un’Italia spensierata, intenta nel solito cazzeggio estivo e dedita alla disinformazione. Leggi i giornali dove i soliti inguardabili discutono delle solite cose. Tutti si lamentano della crisi, dell’Imu, delle tasse ma la preoccupazione principale è la prossima vacanza. Il paese è pronto a chiudere per ferie per tutto agosto. Quando lo dici all’estero, non ci possono credere. Anche gli ospedali sono a ranghi ridotti, perfino chi ha il cancro può attendere, il reparto di chemioterapia chiude per 15 giorni. “Siamo in ferie” dice l’infermiera. E che nessuno tocchi i ponti e le feste comandate. Il weekend è sacro e le previsioni del tempo sono tra le notizie più cliccate. C’è qualcuno che si rende conto che abbiamo vissuto per decenni al di sopra delle nostre possibilità, tra baby pensioni, condoni fiscali, evasioni, agevolazioni e tredicesime? Direi di no. La colpa è sempre degli altri e ognuno ha il suo cattivo di riferimento. C’è chi la butta sulla Merkel, chi sui tedeschi egoisti che non si vogliono accollare il nostro debito, chi sugli speculatori della finanza. Nessuno che faccia un mea culpa. Il peggiore è il qualunquista facilone, quello che ti dice: l’Italia è un paese ricco, non siamo mica greci. E si dimentica che solo trent’anni fa per la maggioranza delle famiglie comprare una lavatrice era un lusso. Siamo ricchi ma non vuol dire che non possiamo tornare poveri in un batter d’occhio. Poi c’è il qualunquista cazzone, quello che sdottoreggia: ce l’abbiamo sempre fatta, quindi ce la faremo anche stavolta. Non porta argomenti a sostegno della sua tesi, se non la sua certezza. È il più pericoloso, è quello che potrebbe tornare a votare Berlusconi – o un suo pari – purché gli prometta di togliere l’Imu. È il populista in agguato sotto la polvere dello spread. C’è qualcosa di perverso in tutto ciò. Dall’estero si assiste sbigottiti a questo scempio e poi si sbarca in Italia e vieni preso nel turbine della vita obiettivamente dolce: il sole, il buon cibo, il caldo, la bellezza delle nostre città, del mare, la campagna. Il cittadino medio italiano vive troppo meglio di un cittadino medio inglese, non è possibile che noi siamo un paese di serie B e loro una tripla AAA. Allora un po’ ci credi che forse non è vero niente, che tutto si può risolvere facendo spallucce e affidandosi allo stellone. Poi però tendi l’orecchio e senti una musica in lontananza: è l’orchestrina che suona sul ponte del Titanic.
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link di riferimento al 4 agosto 2010 : http://www.deastore.com/autore/Davide Diotti.html
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