Estradato dalla Francia
il boss Antonio Lo Russo
Il pericoloso latitante napoletano 32enne è stato catturato a Nizza
il 15 aprile. Fu fotografato a bordo campo al San Paolo
Sarà estradato in giornata alla frontiera di Ventimiglia,
Antonio Lo Russo, il pericoloso latitante napoletano 32enne
catturato a Nizza il 15 aprile dai carabinieri e dalla
Gendarmeria. Ad attenderlo per la notifica dei provvedimenti di
arresto emessi dalla magistratura italiana ci saranno i militari
del Nucleo investigativo di Napoli.
Lo Russo è il figlio di Salvatore ed è considerato esponente di
primo piano della camorra di Secondigliano. Le ultime immagini
diffuse di Lo Russo risalgono al 2010, quando fu ritratto dai
fotografi mentre allo stadio San Paolo seguiva alcune partite
del Napoli dal bordo del campo.
Lo Russo fu fotografato in occasione di tre match del Napoli
durante la stagione 2009/2010. La sua accesa fede calcistica lo
aveva portato a cercare una posizione privilegiata da cui
assistere alle partite: circostanza che suscitò anche
l'attenzione dei pm di Napoli che indagavano su un giro di
partite truccate.
Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per accedere al
terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli della ditta
che curava la manutenzione del manto erboso del San Paolo.
Ripreso durante gli incontri casalinghi contro Parma, Fiorentina
e Catania, il boss era stato fotografato sempre nello stesso
punto: dietro la linea di fondo della squadra ospite.
L'arresto di Lo Russo, latitante dal maggio del 2010, da parte
dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli unitamente
alla Gendarmeria francese, avvenne nell'ambito di un'operazione
coordinata dalla Dda di Napoli. Lo Russo, 33 anni, è stato
condannato alla pena di 20 anni di reclusione e inserito nella
lista dei 100 latitanti più pericolosi. Lo Russo fu arrestato
insieme al cugino Carlo Lo Russo, detto Lellè, di 23 anni,
latitante dal 10 marzo 2014 per il tentato omicidio di Giovanni
Lista.
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