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Calcio, decreto Alfano: misure più severe per sicurezza. Il Ministro: "Mai più follia Olimpico"

    Nuove norme per la lotta al tifo violento: aumenta la durata del Daspo, arresto differenziato per odio razziale.    Più severa la normativa sulla frode sportiva: "Vogliamo restituire il pallone agli italiani"

ROMA - Inasprita la disciplina sulla durata del daspo: la durata minima per i recidivi è portata a 5 anni e   quella massima a 8. Inoltre chi ha violato le regole di utilizzazione dell'impianto sportivo verrà punito con il Daspo da uno a tre anni (oggi è da tre mesi a un anno). Sono alcune  delle principali novità, a quanto apprende l'Adnkronos, contenute nel decreto sulla sicurezza degli stadi volute dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

               Viene punita con il daspo la condotta violenta di 'branco', anche se commessa all'estero, e il 'capo branco' è punito con il daspo di durata minima di tre anni. E' passibile   di daspo anche chi è denunciato o condannato per delitto conto l'ordine pubblico o l'incolumità pubblica.

               La promessa di misure più drastiche contro la violenza negli stadi, formulata all'indomani degli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia costati la vita al  tifoso napoletano Ciro Esposito, viene dunque mantenuta a meno di un mese dall'avvio del nuovo campionato, fissato per il 30 agosto.

               Arresto differito anche nei casi di inneggiamento all'odio razziale. A quanto apprende l'Adnkronos, è una delle misure previste dal decreto legge contro la violenza negli    stadi, voluto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che oggi sarà esaminato in Cdm.

              Ai daspati recidivi potranno applicarsi le misure di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, estendendo nei loro confronti una disciplina oggi    riservata agli indiziati di appartenenza ad organizzazioni di tipo mafioso o terroristico. Sono alcune delle principali novità, a quanto apprende l'Adnkronos, contenute nel decreto     sulla sicurezza degli stadi voluto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che oggi saranno varate in Consiglio dei ministri.

              Nel decreto Alfano, inoltre, vengono inasprite le sanzioni penali contro le frodi sportive, punite con la reclusione fino a sei anni e fino a nove nei casi in cui la 'combine'   alteri i risultati del concorso pronostici. Ciò renderà possibile attivare anche intercettazioni telefoniche. Vengono elevate anche le pene pecuniarie per gli stessi casi di illecito   sportivo.

             "L'obiettivo del decreto è quello di restituire il pallone agli italiani e far giocare metaforicamente i bambini". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso   della conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto stadi. Con il decreto sulla violenza negli stadi il governo usa la "mano dura". Ma   questa scelta "si giustifica perchè quello che è avvenuto all'Olimpico", con la morte di Ciro Esposito, "non si verifichi più". "Lo Stato ha perso la pazienza e non accetterà più che    teppisti e facinorosi si avvicinino allo stadio. Il ministro dell'Interno avrà il potere di divieto di trasferta fino a massimo di due anni per gravi episodi di violenza con la chiusura    della curva o il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie".

            "La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza", da applicare a chi commette azioni violente negli stadi ed è destinatario di più daspo, ha aggiunto Alfano, "è una scelta    molto forte del governo", visto che "è una misura che si applica ai mafiosi. Il Daspo di gruppo, il Daspo al branco, è una novità assoluta, molto importante. Abbiamo voluto dare    certezza che determinati tipi, soggetti, non saranno più in giro allo stadio".

            Il Ministro ha ricordato anche la il comportamento della mamma di Ciro Esposito: "In questo giorno ricordiamo non solo Ciro Esposito ma anche sua mamma, che ha dato    un grande insegnamento a tutti quelli che pensano di poter rovinare con la violenza la domenica degli italiani". Ha avuto parole di serenità e pace anzichè di violenza e di    rancore e di questo la ringraziamo".

            Sulla questione stadi, Alfano ha precisato: "Abbiamo chiesto alle società uno sforzo per mettere a norma gli impianti" di calcio, garantendo "una semplificazione    burocratica che impone alle amministrazioni locali entro 48 ore dalla richiesta di dare un sì o no" alle società, "o di convocarle nelle 48 ore successive".