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Anche il Corriere della Sera in edicola oggi parla delle vicende societarie dell’Inter. Erick Thohir vuole cedere il venti per cento delle sue azioni ai cinesi del Suning Commerce Group che, con una delegazione composta da dodici persone con a capo Zhang Jindong, sono sbarcati a Milano. Gli imprenditori hanno incontrato il presidente nerazzurro a pranzo e insieme a loro c’era addirittura il sindaco Pisapia, e questo può essere il segnale di quanto la trattativa sia già a buon punto. Alla fine dell’incontro Thohir ha incontrato alla Pinetina Mancini e la squadra mentre i cinesi si sono spostati a Imbersago dove hanno visto Massimo Moratti in possesso del 29,5 delle quote del club nerazzurro.
CIFRE - Il CorSera parla anche di cifre: per il 20 per cento dell’Inter il magnate indonesiano avrebbe 60 mln e sarebbero a disposizione anche altri sessanta mln per coprire i debiti. L’attuale presidente quindi manterrebbe la maggioranza, ma c’è da chiedersi fino a quando. La mancata qualificazione in Champions League è un grosso danno per il club: “E’ chiaro che il management ha sovrastimato le potenzialità della serie A, un mercato ancora troppo acerbo per i grandi piani di espansione internazionale sognati dall’a.d. Michael Bolingbroke“, si legge nell’articolo di Alessandro Pasini.
LA SCALATA - Nessuno riesce a credere che i cinesi investano sull’Inter senza pensare anche ad una scalata. Sembra piuttosto che nel giro di qualche anno saranno proprio loro a prendere la maggioranza dell’Inter come aveva fatto due anni e mezzo fa Thohir. A novembre con Moratti verranno ridiscusse le quote e la trattativa con i cinesi potrebbe già chiudersi entro quella data.
LA ROSA - Con i soldi incassati dai cinesi sicuramente ci sarebbero più possibilità di investire nel calciomercato per rafforzare la rosa interista e Mancini è stato chiarissimo: “C’è la base, meglio prendere un campione che 4-5 giocatori normali“. All’Inter sta cominciando una nuova era. Un’altra....Era nell’aria e tutto ieri è scoppiato in un attimo. Tanti incontri concentrati in una sola giornata: i cinesi e Thohir hanno pranzato con Pisapia, poi hanno visto le strutture di Appiano Gentile, infine cena con Moratti. Il Suning Commerce Group vuole il 20% dell’Inter e da quanto spiega SportMediaset la trattativa, dopo ieri, continua oggi in un albergo nel centro di Milano: insieme ai cinesi ci sono Thohir e l’ad Bolingbroke. Questa sera Zhang e i suoi collaboratori saranno al Meazza per Inter-Udinese. Durante il tg delle 13 è stato spiegato che le cifre si aggirano attorno ai 60 mln per le quote e altri 60 mln per sistemare il passivo dell’Inter: i cinesi vogliono prendersi l’intero club in pochi anni con l’attuale presidente accostato al Fulham. La mancata qualificazione in Champions League ha complicato i piani che il magnate indonesiano aveva fatto quando aveva acquistato il club di Corso Vittorio Emanuele. “La partita più importante della squadra nerazzurra si sta giocando fuori dal campo”. Inter-Cina, stretta finale. Ieri mattina è sbarcata a Milano una folta delegazione del Suning Commerce Group, azienda cinese interessata a una quota di minoranza dell’Inter. Capeggiata dal boss Zhang Jindong, la delegazione del SCG (una ventina di persone) ha incontrato il presidente Erick Thohir nei pressi di un albergo vicino alla stazione Centrale. L’intenzione di Thohir è quella di inserire il SCG con una quota di minoranza al 20% che frutterebbe al club nerazzurro circa 60 milioni di euro, soldi fondamentali per affrontare la prossima stagione, non solo sul fronte del mercato. Thohir per consegnare ai cinesi il 20% dell’Inter abbasserebbe la sua quota dal 70% al 56% e pretenderebbe un calo equivalente da parte di Moratti (dal 29,5% al 23,5%). L’ex patron, finora, non è sembrato d’accordo e anche ieri mattina ha dribblato l’argomento: «Vendere le mie quote? Non ne abbiamo parlato – ha spiegato -.La questione, però, come riportato da Tuttosport, è centrale. Se Moratti accetterà, le firme del contratto potrebbero arrivare in breve tempo, ma se l’ex numero uno non volesse abbassare la sua quota, Thohir potrebbe trasformare in versamento in conto capitale una parte del finanziamento fatto finora sotto forma di prestito (oltre 100 milioni). Così facendo, però, Thohir alzerebbe il suo 70%, abbassando quello del socio per poi girare una parte delle sue quote al gruppo cinese, mantenendo comunque la maggioranza: di fatto, però, si andrebbe a uno scontro con Moratti.