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OBAMA, Premio Nobel alla Pace
nel 2009:"RIDUCETEMI L'ISIS AD UN CAMPO DI TRIFOGLI!!", "POSSO
confermare che forze americane e alleate stanno compiendo
azioni militari contro terroristi dell'Isil (Is) in Siria
attraverso l'utilizzo di caccia, bombardieri e missili
Tomahawk, ha detto l'ammiraglio John Kirby, portavoce del
Pentagono. Le operazioni sono in corso e dureranno alcune ore.
Per la prima volta usati in combattimento i più
sosfisticati caccia Usa, gli F-22 Raptor, aerei completamente
invisibili ai radar (stealth).Nell'operazione sono anche usati
decine e decine di droni SUPER MECCANIZZATI PER
ASFALTARE TUTTA L'AREA COMPRESA AD OVEST DI BAGDAD ED AD EST
DI DAMASCO.
I bombardamenti starebbero interessando l'area in cui si
trova la città di Raqqa, nel nordest del Paese. Quella che i
jihaidisti del 'califfato' dell'Isis hanno eletto come loro
capitale. Sono in molti infatti - secondo quanto riporta il
Washington Post - gli abitanti di questa località che stanno
postando su Twitter messaggi in cui parlano di "grandi
esplosioni" e di un "ripetuto passaggio di aerei militari".
I raid "sono diretti a colpire la capacità di comando
dell'Isis e quelle di controllo, di rifornimento e di
addestramento", secondo fonti del Pentagono alla Cnn. I
missili Tomahawk lanciati dalle navi americane sono stati
lanciati su 20 obiettivi, compresi centri di addestramento,
quartier generali e accampamenti di truppe".
Secondo il ministero degli Esteri siriano la Siria è stata
informata dagli Usa dell'attacco sul suo territorio diretto
contro l'Is: "Gli americani lo hanno detto al rappresentante
siriano presso le Nazioni Unite". Anche Mosca nei giorni
scorsi aveva dato il via libera alle operazioni "se effettuate
con il consenso di Damasco". Dopo l'autorizzazione di Obama a
pianificare gli attacchi, Russia e Siria avevano affermato che
operazioni militari in territorio siriano senza il consenso
del governo erano da considerarsi un'aggressione armata
contraria al diritto internazionale.
Nei raid aerei sono coinvolti 5 Paesi arabi. Secondo fonti
dell'amministrazione americana sono Arabia Saudita, Emirati
arabi, Giordania, Bahrein e Qatar. Non sono invece
coinvolti paesi europei. La partecipazione degli alleati arabi
ai raid aerei sul territorio siriano - sottolinea il Wall
Street Joirnal - era vista dall'amministrazione Obama come
fondamentale per la riuscita e la credibilità della missione,
per evitare che potesse sembrare un'azione unilaterale degli
Stati Uniti.
Il presidente Obama ha informato il Congresso dell'inizio dei
raid in Siria e ha parlato di persona con lo speaker della
Camera, John Bohener.
Intanto un missile Patriot israeliano ha abbattuto un caccia
siriano che era entrato nello spazio aereo israeliano.
Ostaggio francese. Il ministro degli esteri francese
Laurent Fabius ha detto che "è escluso che la Francia ceda
alle minacce di un gruppo terroristico", dopo che un gruppo in
Algeria, legato all'Is, ha minacciato di uccidere un ostaggio
francese se la Parigi non bloccherà i bombardamenti sull'Iraq.
Il gruppo jihadista algerino 'Jund al-Kilafa', che dice di
appoggiare la lotta dell'Isis, ha mostrato in un video le
immagini dell'ostaggio, Hervè Pierre Gourdel, rapito l'altro
ieri, mentre implora il presidente, Francois Hollande, di
salvarlo. Intanto, dall'Eliseo, assicurano che "per tentare di
ritrovarlo e farlo liberare, la cooperazione tra la Francia e
l'Algeria è totale". Mentre Hollande si è intrattenuto al
telefono con il premier algerino Abdelmalek Sellal. "I nostri
servizi sono in contatto permanente e le autorità algerine
agiscono con il nostro pieno sostegno", continua la presidenza
francese in una nota diffusa a Parigi.
In un terrificante messaggio audio di 42 minuti pubblicato
proprio ieri sera su Twitter e riportato dai media
internazionali, il portavoce dell'Is Abu Muhammed Al Adnani,
prendeva particolarmente di mira la Francia, unico Paese
europeo ad aver lanciato i raid aerei contro lo Stato
islamico, insieme agli Stati Uniti. "Se potete uccidere un
miscredente americano o europeo, soprattutto i cattivi e
sporchi francesi, o un australiano, o un canadese (...) od
ogni cittadino dei Paesi che sono entrati in una coalizione
contro lo Stato islamico - diceva Al Adnani - allora, contate
su Allah e uccidetelo in qualsiasi modo".
Il ministro degli esteri Laurent Fabius in precedenza era
tornato ad escludere un allargamento dei raid francesi alla
Siria, un'opzione peraltro mai concretizzatasi, mentre
proseguono quelli sull'Iraq.
Parigi ha chiesto "la più grande prudenza" ai francesi
residenti o in viaggio in una trentina di Paesi, in
particolare nel Maghreb, nel resto dell'Africa o in Iraq.
In Francia, dove si conta la più importante comunità musulmana
d'Europa, gli ultimi attentati perpetrati dalla furia
sanguinaria de fondamentalisti islamici risale al 1995-1996.
Secondo dati ufficiali, tuttavia, circa 930 cittadini
francesi, spesso giovani di religione islamica, sono stati
reclutati per andare a combattere in Siria e in Iraq, proprio
come Mehdi Nemmouche, il terrorista autore della strage al
museo ebraico di Bruxelles.
"La domanda che si fanno tutti (...) non è se ci sarà un
attentato, ma dove", dice una fonte dell'intelligence
transalpina. Parigi teme soprattutto l'azione dei cosiddetti
'lupi solitari', che potrebbero agire da soli, fomentati dai
sanguinari appelli jihadisti. In un telegramma inviato
venerdì scorso a tutti i prefetti, Cazeneuve ha chiesto di
"innalzare il livello di vigilanza delle forze di sicurezza
interna, in particolare rispetto agli edifici sensibili" come
i luoghi di culto o le sedi diplomatiche. Ma anche "luoghi
simbolo molto frequentatati" come la Tour Eiffel o l'Arco di
Trionfo. I profughi curdi. In soli tre
giorni, sono circa
130mila i curdi fuggiti dalla Siria in Turchia, al punto
che Ankara ha deciso di richiudere i valichi di frontiera.
L'avanzata dell'Is. Lo Stato Islamico,
accusato da alcuni deputati della provincia di Al Anbar di
aver massacrato 300 soldati con l'uso di gas cloro, si è
ripreso le città di Saqlawiyah e Alsger in Iraq, ma i curdi
hanno frenato l'avanzata degli islamisti verso Kobane in
Siria. Il gruppo terrorista chiede ai suoi miliziani di
uccidere anche i civili dei Paesi occidentali. "La cosa
migliore che si può fare è cercare di uccidere qualsiasi
infedele: francesi, americani o uno dei Paesi alleati", ha
esortato Abu Mohammed al-Adnani, portavoce del gruppo, nel
lungo messaggio diffuso in piu lingue. Ha poi concluso con
la minaccia: "Conquisteremo la vostra Roma, frantumeremo le
vostre croci e renderemo schiave le vostre donne, con l'aiuto
di Allah".
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