OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti. Sampdoria-Chievo 2-1, i blucerchiati volano al terzo posto La squadra di Mihajlovic resta imbattuta e supera i veneti grazie alle reti di Gastaldello e Romagnoli. Un successo importante a quattro giorni dal derby della Lanterna. A Corini non basta la gemma di Paloschi allo scadere (lapresse) GENOVA – Domenica scorsa, dopo il pareggio contro il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic aveva ammesso che, contro squadre troppo rinunciatarie, bisognava affidarsi agli episodi. Ancora una volta, il tecnico serbo ha avuto ragione e si è visto contro il Chievo: i blucerchiati capitalizzano due calci d’angolo, andando a segno coi propri difensori centrali, e hanno la meglio sui gialloblù, affacciandosi al terzo posto in classifica (pur in condominio con Inter e Verona e con il rischio di essere superati giovedì dall’Udinese). Fanno gol capitan Gastaldello, capocannoniere blucerchiato in questo avvio di stagione, e Romagnoli, alla sua prima da titolare con la Samp. Firma il tabellino anche Alberto Paloschi, con un gol di pregevole fattura, che ha il solo neo di arrivare al 90’, troppo tardi per riaprire il match. TANTI ESPERIMENTI – Con il derby in vista, Mihajlovic adotta un abbondante turnover: nel suo inedito 4-3-1-2, il serbo prova la coppia “pesi massimi” Okaka-Bergessio, con Soriano nelle veci di trequartista, e i debutti dal 1’ di Romagnoli, Mesbah e Marchionni. Corini risponde con un 5-3-2 che la dice lunga delle intenzioni dei gialloblù, che si chiudono a riccio per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi solo con un contropiede concluso fuori da Hetemaj. Menzione d’onore per il debuttante Zukanovic, sempre in palla nonostante il gran lavoro cui è stato chiamato al Ferraris.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti. Sampdoria-Chievo 2-1, i blucerchiati volano al terzo posto La squadra di Mihajlovic resta imbattuta e supera i veneti grazie alle reti di Gastaldello e Romagnoli. Un successo importante a quattro giorni dal derby della Lanterna. A Corini non basta la gemma di Paloschi allo scadere (lapresse) GENOVA – Domenica scorsa, dopo il pareggio contro il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic aveva ammesso che, contro squadre troppo rinunciatarie, bisognava affidarsi agli episodi. Ancora una volta, il tecnico serbo ha avuto ragione e si è visto contro il Chievo: i blucerchiati capitalizzano due calci d’angolo, andando a segno coi propri difensori centrali, e hanno la meglio sui gialloblù, affacciandosi al terzo posto in classifica (pur in condominio con Inter e Verona e con il rischio di essere superati giovedì dall’Udinese). Fanno gol capitan Gastaldello, capocannoniere blucerchiato in questo avvio di stagione, e Romagnoli, alla sua prima da titolare con la Samp. Firma il tabellino anche Alberto Paloschi, con un gol di pregevole fattura, che ha il solo neo di arrivare al 90’, troppo tardi per riaprire il match. TANTI ESPERIMENTI – Con il derby in vista, Mihajlovic adotta un abbondante turnover: nel suo inedito 4-3-1-2, il serbo prova la coppia “pesi massimi” Okaka-Bergessio, con Soriano nelle veci di trequartista, e i debutti dal 1’ di Romagnoli, Mesbah e Marchionni. Corini risponde con un 5-3-2 che la dice lunga delle intenzioni dei gialloblù, che si chiudono a riccio per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi solo con un contropiede concluso fuori da Hetemaj. Menzione d’onore per il debuttante Zukanovic, sempre in palla nonostante il gran lavoro cui è stato chiamato al Ferraris.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti. Sampdoria-Chievo 2-1, i blucerchiati volano al terzo posto La squadra di Mihajlovic resta imbattuta e supera i veneti grazie alle reti di Gastaldello e Romagnoli. Un successo importante a quattro giorni dal derby della Lanterna. A Corini non basta la gemma di Paloschi allo scadere (lapresse) GENOVA – Domenica scorsa, dopo il pareggio contro il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic aveva ammesso che, contro squadre troppo rinunciatarie, bisognava affidarsi agli episodi. Ancora una volta, il tecnico serbo ha avuto ragione e si è visto contro il Chievo: i blucerchiati capitalizzano due calci d’angolo, andando a segno coi propri difensori centrali, e hanno la meglio sui gialloblù, affacciandosi al terzo posto in classifica (pur in condominio con Inter e Verona e con il rischio di essere superati giovedì dall’Udinese). Fanno gol capitan Gastaldello, capocannoniere blucerchiato in questo avvio di stagione, e Romagnoli, alla sua prima da titolare con la Samp. Firma il tabellino anche Alberto Paloschi, con un gol di pregevole fattura, che ha il solo neo di arrivare al 90’, troppo tardi per riaprire il match. TANTI ESPERIMENTI – Con il derby in vista, Mihajlovic adotta un abbondante turnover: nel suo inedito 4-3-1-2, il serbo prova la coppia “pesi massimi” Okaka-Bergessio, con Soriano nelle veci di trequartista, e i debutti dal 1’ di Romagnoli, Mesbah e Marchionni. Corini risponde con un 5-3-2 che la dice lunga delle intenzioni dei gialloblù, che si chiudono a riccio per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi solo con un contropiede concluso fuori da Hetemaj. Menzione d’onore per il debuttante Zukanovic, sempre in palla nonostante il gran lavoro cui è stato chiamato al Ferraris.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti. Sampdoria-Chievo 2-1, i blucerchiati volano al terzo posto La squadra di Mihajlovic resta imbattuta e supera i veneti grazie alle reti di Gastaldello e Romagnoli. Un successo importante a quattro giorni dal derby della Lanterna. A Corini non basta la gemma di Paloschi allo scadere (lapresse) GENOVA – Domenica scorsa, dopo il pareggio contro il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic aveva ammesso che, contro squadre troppo rinunciatarie, bisognava affidarsi agli episodi. Ancora una volta, il tecnico serbo ha avuto ragione e si è visto contro il Chievo: i blucerchiati capitalizzano due calci d’angolo, andando a segno coi propri difensori centrali, e hanno la meglio sui gialloblù, affacciandosi al terzo posto in classifica (pur in condominio con Inter e Verona e con il rischio di essere superati giovedì dall’Udinese). Fanno gol capitan Gastaldello, capocannoniere blucerchiato in questo avvio di stagione, e Romagnoli, alla sua prima da titolare con la Samp. Firma il tabellino anche Alberto Paloschi, con un gol di pregevole fattura, che ha il solo neo di arrivare al 90’, troppo tardi per riaprire il match. TANTI ESPERIMENTI – Con il derby in vista, Mihajlovic adotta un abbondante turnover: nel suo inedito 4-3-1-2, il serbo prova la coppia “pesi massimi” Okaka-Bergessio, con Soriano nelle veci di trequartista, e i debutti dal 1’ di Romagnoli, Mesbah e Marchionni. Corini risponde con un 5-3-2 che la dice lunga delle intenzioni dei gialloblù, che si chiudono a riccio per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi solo con un contropiede concluso fuori da Hetemaj. Menzione d’onore per il debuttante Zukanovic, sempre in palla nonostante il gran lavoro cui è stato chiamato al Ferraris.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti. Sampdoria-Chievo 2-1, i blucerchiati volano al terzo posto La squadra di Mihajlovic resta imbattuta e supera i veneti grazie alle reti di Gastaldello e Romagnoli. Un successo importante a quattro giorni dal derby della Lanterna. A Corini non basta la gemma di Paloschi allo scadere (lapresse) GENOVA – Domenica scorsa, dopo il pareggio contro il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic aveva ammesso che, contro squadre troppo rinunciatarie, bisognava affidarsi agli episodi. Ancora una volta, il tecnico serbo ha avuto ragione e si è visto contro il Chievo: i blucerchiati capitalizzano due calci d’angolo, andando a segno coi propri difensori centrali, e hanno la meglio sui gialloblù, affacciandosi al terzo posto in classifica (pur in condominio con Inter e Verona e con il rischio di essere superati giovedì dall’Udinese). Fanno gol capitan Gastaldello, capocannoniere blucerchiato in questo avvio di stagione, e Romagnoli, alla sua prima da titolare con la Samp. Firma il tabellino anche Alberto Paloschi, con un gol di pregevole fattura, che ha il solo neo di arrivare al 90’, troppo tardi per riaprire il match. TANTI ESPERIMENTI – Con il derby in vista, Mihajlovic adotta un abbondante turnover: nel suo inedito 4-3-1-2, il serbo prova la coppia “pesi massimi” Okaka-Bergessio, con Soriano nelle veci di trequartista, e i debutti dal 1’ di Romagnoli, Mesbah e Marchionni. Corini risponde con un 5-3-2 che la dice lunga delle intenzioni dei gialloblù, che si chiudono a riccio per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi solo con un contropiede concluso fuori da Hetemaj. Menzione d’onore per il debuttante Zukanovic, sempre in palla nonostante il gran lavoro cui è stato chiamato al Ferraris.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti.
OBAMA:"BOMBARDEREMO TUTTO CIO' CHE SI MUOVE IN IRAQ E RIDURREMO L'ISIS ALL'ETA' DELLA PIETRA" Visita a sorpresa di Kerry in Iraq. Attacco aereo contro Is: Obama pronto all'ok Coalizione anti-Stato islamico: a Gedda il summit con Paesi arabi. Secondo il Washington Post, il presidente Usa annuncerà che il gruppo terroristico sarà colpito "dovunque siano i suoi obiettivi strategici" BAGDAD - Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato stamani in Iraq per una visita a sorpresa. Kerry è partito per un viaggio che oggi e domani lo porterà in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto per discutere la lotta contro lo Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato un alto responsabile egiziano. L'incontro si svolgerà a Gedda, nel quadro dell'impegno degli Stati Uniti a organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali dell'Isis, che seminano il terrore in Iraq e in Siria. In particolare, Kerry incontrerà il neo primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, e lo esorterà a prendere rapidamente provvedimenti per allentare le tensioni nel Paese tra la maggioranza sciita e i sunniti. Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, Kerry e il leader iracheno discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". L'arrivo di Kerry a Bagdad vuole anche sottolineare l'attenzione americana affinché al-Abadi, leader sciita, rispetti gli accordi e conceda maggiore spazio nelle strutture di potere ai sunniti e nelle forze di sicurezza. ntanto, Il presidente Usa, Barack Obama, sembra pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l'Isis. Obama ha discusso dei suoi piani in una cena bipartisan con esperti di politica estera lunedì notte, alla Casa Bianca, e ha detto di avere l'autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Ne parla il Washington Post. La strategia rappresenta un cambio di passo importante per Obama, che ha tentato fin dall'inizio della sua presidenza di ridurre l'impegno militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. E stasera alle 21 (ora americana) Obama annuncerà la sua strategia al grande pubblico, impegnandosi a colpire l'Isis "dovunque siano i suoi obiettivi strategici", secondo le parole dell'ex sottosegretario alla Difesa, Michele Flournoy, che ha partecipato alla cena. E la Casa Bianca ieri, tramite un comunicato, ha fatto sapere: "Il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".Isis, Lega Araba dichiara guerra ai jihadisti: “Se uno di noi è attaccato, reagiamo tutti” La risoluzione approvata nel corso di una sessione notturna tenuta ieri non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici, ma è il preludio della costituzione di un nuovo fronte anti fondamentalista. In base all'accordo, i membri considereranno un'eventuale aggressione contro uno di loro come rivolta a tutti Si forma un nuovo fronte anti-Stato Islamico. Gli Stati membri della Lega araba hanno accettato di lottare, individualmente o a livello collettivo, contro l’Isis e gli altri gruppi militanti del Medioriente. La risoluzione approvata dalla Lega araba nel corso di una sessione notturna tenuta ieri, non appoggia esplicitamente le azioni degli Stati Uniti contro i militanti islamici. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole infatti mettere insieme una coalizione internazionale per fermare lo Stato islamico e dovrebbe presentare i propri piani mercoledì; tuttavia, la risoluzione della Lega araba afferma che le misure immediate per contrastare l’ex Isil devono essere implementate sul piano politico, difensivo, strategico e legale. Nabil Elaraby, segretario generale della Lega araba, ha detto ai giornalisti che i Paesi membri hanno deciso inoltre che considereranno un eventuale attacco contro uno di loro come un’aggressione a tutti.