La
federazione europea ha aperto un'inchiesta sulla posizione dei due
club italiani: più critica la posizione dei
nerazzurri che devono rispondere di un 'rosso' di bilancio di 85
milioni. Potrebbero essere addirittura esclusi dalle coppe.
Per i giallorossi, invece, in vista solo una sanzione economica
NYON – Inter e Roma
non finite nel mirino della Uefa per una possibile violazione
delle norme relative al fair play finanziario Ai due club italiani
vengono imputati "deficit di bilancio sulla base dei periodi
contabili che chiudono nel 2012 e 2013″. Un problema che ha
obbligato il massimo ente europeo ad aprire un'inchiesta che ha
coinvolto altre 5 società: Monaco, Besiktas, Krasnodar, Liverpool
e Sporting Lisbona.
CHIESTE ULTERIORI INFORMAZIONI ENTRO NOVEMBRE -
Per chiarire meglio la loro posizione Inter e Roma entro novembre
"dovranno fornire informazioni supplementari" e "verranno
monitorate durante le prossime settimane prima dei termini
fissati" dalla camera investigativa dell'Organo di Controllo
Finanziario dei Club (Cfcb). Successivamente, dovranno dare
ulteriori comunicazioni supplementari e, qualora dovessero essere
riscontrate irregolarità, andrebbero incontro a misure cautelari.
L'INTER RISCHIA L'ESCLUSIONE DALLE COPPE - La
situazione più pesante riguarda l'Inter che deve rispondere di un
passivo di bilancio al 30 giugno da circa 85 milioni di euro (il 'rossò
massimo consentito è di 45 milioni). Rischia addirittura
l'esclusione di un anno dalle coppe. La società proverà a
incassare una multa salata o una sanzione meno traumatica
(limitazione da 25 a 21 giocatori per la lista europea, oltre a
taglio dei ricavi e proventi dalla UEFA) puntando sul fatto che a
novembre la perdita aggregata scenderà a 67 milioni di euro e che
il monte ingaggi è sceso da 170 a 69 milioni. La Roma, come Monaco
e Liverpool, rischia invece solo un provvedimento economico.
LA NOTA DELLA ROMA - La Roma "sostiene gli sforzi
fatti fin qui dalla Uefa a favore del Financial Fair Play, al fine
di garantire una stabilità finanziaria nel settore calcio: tutto
questo è in perfetta sintonia con le nostre strategie societarie.
Soltanto tre anni fa l'attuale proprietà ha rilevato un club in
evidente difficoltà economica e ha messo in chiaro sin da subito
che la società sarebbe stata gestita come un'azienda finalizzata a
massimizzare i successi economici di pari passo con le prestazioni
sportive". Così il club giallorosso ha commentato l'apertura
dell'indagine Uefa. "Siamo davvero orgogliosi dei traguardi
economici e agonistici raggiunti nel breve termine e siamo ancora
più ottimisti guardando al futuro che ci aspetta - prosegue il
club presieduto da James Pallotta -. Siamo felici di aprire un
dialogo costruttivo con la Uefa su questo tema: siamo certi che
verranno riconosciuti i risultati ottenuti finora e che la nostra
politica societaria possa essere considerata un modello per futuri
investimenti nel calcio europeo".
SARANNO MONITORATI ALTRI 115 CLUB - La Uefa ha
annunciato che proseguirà il monitoraggio dei club a ritmo
serrato: quest'anno, oltre ai club già citati e alle 9 squadre che
hanno firmato accordi transattivi la scorsa stagione, saranno
controllati altri 115 club a cui verranno chieste informazioni
finanziarie per l'esercizio chiuso nel 2014 e la loro situazione
di debiti insoluti al 30 settembre 2014. "L'introduzione dei
Regolamenti sulle Licenze per Club e sul Fair Play Finanziario ha
già avuto un impatto positivo sulle scadenze economiche, dato che
quelle non rispettate sono scese dai 57 milioni di euro del giugno
2011 agli 8 milioni del giugno 2013 - ricorda l'Uefa -. Inoltre,
c'è stata una riduzione riportata di 800 milioni di euro di
perdite aggregate nei club europei di prima divisione nell'anno
finanziario 2013 da un deficit record riportato di 1,7 miliardi
nel 2011″.
SOSPESI I PREMI A 5 SOCIETA' - Inoltre, a 5 club
che stanno prendendo parte alle coppe europee quest'anno verranno
sospesi temporaneamente, come provvedimento provvisorio,
cautelare, in attesa di ulteriori indagini, i premi in denaro. Si
tratta di Bursaspor, Cluj, Astra Giurgiu (precedentemente Astra
Ploiesti), Buducnost Podgorica e Ekranas che non hanno rispettato
le scadenze di pagamento significative verso altri club e/o
impiegati o riguardanti sociale/tasse al 30 giugno 2014. Tali
decisioni non sono definitive, ma di carattere provvisorio. Questa
misura conservativa resterà in vigore fino a dicembre 2014, quando
la camera investigativa del Cfcb completerà la valutazione degli
arretrati dovuti al 30 settembre 2014.