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  INTERNOTIZIE

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Uefa, fair play finanziario: Roma e Inter a rapporto per evitare sanzioni

 

Uefa, fair play finanziario: Roma e Inter a rapporto per evitare sanzioni
Il presidente dell'Uefa, Michel Platini 

La delegazione giallorossa sentita in mattinata, venerdì sarà la volta dell’audizione dei nerazzurri: dovranno giustificare le spese effettuate negli ultimi tre anni, superiori a quanto consentito in proporzione ai ricavi

NYON – Delegazioni di Roma e Inter si sono recate a Nyon, per scongiurare il pericolo di un warning per violazione del fair-play finanziario imposto dall'Uefa. I rappresentanti dei due club, sotto inchiesta al pari di altre cinque società (tra cui Liverpool e Monaco), stanno fornendo informazioni per aver speso, nell'ultimo triennio, più di quanto consentito in relazione ai ricavi.

PALLOTTA A NYON PUR SENZA PARTECIPARE -
Prima delegazione a presentarsi davanti ai commissari Uefa è stata quella della Roma, di buon mattino: si è trattato di una semplice informativa, prima di riprendere l'aereo che l'avrebbe a fine mattinata riportata nella capitale. "Si tratta essenzialmente di incontri di lavoro. Non forniremo alcuna indicazione sul loro esito - ha dichiarato il servizio stampa dell'Uefa, evitando di fornire dettagli sugli incontri - il presidente della Roma, James Pallotta, non era presente alla riunione. Non è atteso alcun presidente durante questi meeting, che riguardano essenzialmente i dipartimenti legali delle società". Pallotta era comunque a Nyon insieme al suo staff, dopo aver seguito la Roma a Monaco di Baviera, pur non partecipando materialmente alla riunione. Da Trigoria fanno sapere che "l'incontro è stato molto positivo. È stata rinnovata la collaborazione con l'Uefa e naturalmente questo è l'inizio di un processo che porterà a nuovi step".

PER L'INTER APPUNTAMENTO VENERDÌ - Dopo la Roma, le audizioni in commissione sono continuate con il Liverpool, mentre la delegazione dell'Inter sarà ascoltata venerdì mattina. Chiuderà il programma il Monaco, che sarà sentito nel pomeriggio di venerdì. Oltre ai due club italiani, al Liverpool e al club monegasco, gli altri tre club sotto inchiesta sono il Krasnodar, lo Sporting Lisbona e il Besiktas, che saranno ascoltati in un secondo momento: "Le prossime comunicazioni dell'Uefa in materia non sono previste prima di metà dicembre", aggiunge il servizio stampa dell'organismo presieduto da Michel Platini. In base alle attuali disposizioni che regolano il fair play finanziario, nove club sono già stati sanzionati: su tutti il Paris Saint-Germain ed il Manchester City, entrambi multati di 60 milioni (40 dei quali potranno essere recuperati una volta che si conformeranno alle regole) e con la possibilità di inserire solo 21 giocatori - invece dei normali 25 - in lista per la Champions League.

 

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