Gli abusi
sessuali di Jimmy Savile negli ospedali britannici
Il presentatore della Bbc Jimmy Savile
avrebbe abusato sessualmente per anni di diverse persone negli
ospedali del Regno Unito. Lo rivela un’indagine condotta in 28
strutture sanitarie britanniche.
Jimmy Savile, morto a 84 anni nell’ottobre
del 2011, avrebbe stuprato pazienti e membri del personale
ospedaliero. C’è anche un’ipotesi di necrofilia, secondo la
quale il presentatore avrebbe avuto anche dei rapporti
sessuali con dei cadaveri negli obitori. Il primo crimine
risalirebbe al 1962, quando il presentatore aveva 36 anni, e
il più recente al 2009, quando ne aveva 82.
Tra le strutture dove si è registrato il
maggior numero di casi ci sono l’istituto psichiatrico
Broadmoor e il Leeds general hospital, uno dei più grandi del
Regno Unito.
Il documento non spiega come Jimmy Savile,
che aveva accesso ai reparti in quanto volontario e
benefattore, abbia potuto agire per anni indisturbato.
Nato nel 1926 a Leeds, Jimmy Savile è stato
uno dei più famosi dj radiofonici del Regno Unito. Negli anni
settanta è stato il presentatore della trasmissione Jim’ll
fix it e di Top of the pops.
Nell’ottobre del 2012 un’inchiesta della
rete privata Itv e un’indagine della polizia di Scotland Yard
lo hanno accusato di aver abusato di molte ragazze, tra
cui diverse minorenni, durante i suoi quarant’anni di
carriera. La Bbc, sospettata di aver insabbiato lo scandalo,
ha dovuto affrontare una delle crisi d’immagine più gravi
della sua storia.
Il rapporto sul Leeds general hospital, come
sintetizza la stessa Bbc, ha stabilito che:
- Sessanta persone, che all’epoca dei fatti avevano tra i
cinque e i 75 anni, hanno denunciato di aver subìto abusi
sessuali commessi da Savile. Tra loro anche parte del
personale degli ospedali.
I reati contestati vanno dai commenti osceni agli abusi
sessuali. Ci sono almeno tre casi di stupro, avvenuti tra il
1962 e il 2009. Solo nove vittime ne hanno parlato con il
personale dell’ospedale, ma al tempo le loro denunce non
furono prese sul serio. Ci sono altre otto vittime di
violenze avvenute negli ospedali, ma non erano pazienti.
Jimmy Savile avrebbe avuto anche rapporti sessuali con
dei cadaveri all’obitorio e li avrebbe documentati con delle
fotografie. Queste accuse provengono dalle infermiere ma,
secondo la dottoressa Sue Proctor, che ha condotto
l’inchiesta, non è possibile verificarle. Tuttavia non si
possono escludere perché i locali dell’obitorio al tempo
“erano scarsamente sorvegliati”.
Diversi pazienti, inclusi ragazzi e ragazze
convalescenti dopo un’operazione, avrebbero subìto abusi nei
loro letti d’ospedale.
Una serie di gravi lacune organizzative ha permesso a
Savile di commettere gli abusi per anni.
Il rapporto dell’istituto psichiatrico
Broadmoor invece fa riferimento a undici casi di abusi
sessuali, a “commenti osceni” nei confronti dei pazienti e
“atteggiamenti manipolatori” e a presunti “legami con gli alti
vertici” delle strutture ospedaliere.
Il documento presenta
“il ritratto cupo di un individuo che ha sfruttato il suo
ruolo di volontario, di benefattore e di star nazionale per
mascherare i suoi crimini contro bambini e adulti”,
ha dichiarato al Guardian Julian Hartley, dirigente
sanitario dell’ospedale di Leeds.
http://www.internazionale.it/news/regno-unito/2014/06/26/gli-abusi-sessuali-di-jimmy-savile-negli-ospedali-britannici/
Maltempo a
Milano, la piena fa riemergere due corpi: identificato quello di
una donna
Il cadavere della 85enne è stato
recuperato a Inzago, all'estrema periferia nord della città, in
un canale che attraversa il centro abitato. L'altro corpo, non
era ancora ritrovato, era invece nel Lambro
Le piogge eccezionali che si sono
abbattute nei giorni scorsi in provincia di Milano, provocando
fra l'altro
l'esondazione del fiume Seveso, hanno fatto
riemergere due cadaveri. Il primo è stato recuperato dai
soccorritori del 118 a Inzago, estrema periferia settentrionale
di Milano, in un canale che attraversa il centro abitato.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratta del corpo di una
85enne che si sarebbe suicidata.
Il secondo, invece, è stato avvistato nel fiume Lambro,
all'altezza di via Idro. Sul posto sono intervenutI gli uomini
dei vigili del fuoco, che non sono riusciti ancora a recuperare
il corpo, avvistato da alcuni passanti, che è scomparso
all'interno di un sifone. Con ogni probabilità, avverte il
comando dei vigili del fuoco di Milano, dovrà essere richiesto
l'aiuto dei sommozzatori.
Il forte maltempo che ha
colpito il Nord Italia ha provocato disagi soprattutto a Milano,
dove il fiume Seveso è esondato allagando i quartieri Nord di
Isola e Niguarda (guarda).
Violenti nubifragi si sono abbattuti anche in Veneto e Piemonte.
Non è stato risparmiato nemmeno il Centro Italia, dove la
Protezione civile ha diramato l’allerta meteo. A causa di un
fulmine è stata bloccata la rete ferroviaria Roma-Viterbo. I
miglioramenti sono previsti da venerdì.
Milano,
Seveso esondato: quartieri Isola e Niguarda sott’acqua
Il
fiume Seveso
è esondato alle 2.50 di questa notte a Milano, in zona Niguarda
e continua a fuoriuscire. Alcune vie della città, in particolare
nel quartiere Isola, sono completamente allagate. Protezione
civile regionale, Vigili del fuoco e urbani hanno chiuso il
traffico nelle vie più colpite e sono al lavoro con le pompe
idrovore, ma l’ operazione è difficoltosa sia per la mancanza di
corrente sia per la grande quantità di acqua per le abbondanti
piogge che, nella notte, si sono riversate sulla città.
Nella zone più colpite
dall’esondazione il traffico è in tilt. Bloccato il traffico
anche in ingresso in città su viale Monteceneri
e sul cavalcavia Bacula. Si resta in coda anche su viale Jenner
e via Lancetti, sulle circonvallazioni in direzione centro. Sul
suo sito e su Twitter, Atm informa in tempo reale gli utenti
delle modifiche di percorso delle linee di superficie e
dell’agibilità delle varie stazioni della metropolitana. Molto
vasta rispetto alle esondazioni del Seveso avvenute in
precedenza, l’area colpita: se il punto di origine rimane la
zona Niguarda, questa volta l’acqua si è allargata fino a viale
Suzzani, via Cà Granda, viale Sarca,
viale Fulvio Testi, invadendo viale Zara,
piazza Sondrio, e invadendo il quartiere Isola, dove in
particolare sono sott’acqua via Jacopo dal Verme, piazza Segrino,
via Lario, piazza Lagosta fino a via Pola, dove l’esondazione si
ferma. Per quanto riguarda la metropolitana,
Atm sul suo sito informa che la stazione Istria della
M5 è momentaneamente chiusa, così come sono
chiuse alcune uscite sulla linea M1. L’azienda consiglia di
prestare particolare attenzione nelle stazioni di Lotto,
Amendola, Pagano, Conciliazione, Lima, Rovereto, Turro e Gorla.
Veneto, violento
nubifragio nel padovano
Ma il maltempo ha colpito anche il Nord Est. Si
contano i danni per il violento nubifragio
che si è abbattuto ieri sera in gran parte del Veneto, con una
vera bomba d’acqua che ha interessato in particolare il
padovano. La pioggia, accompagnata da forti raffiche di vento ha
causato la caduta di molti alberi, che hanno riguardato anche la
linea ferroviaria tra Venezia e
Treviso e lungo l’asse tra Padova e Vicenza,
causando ritardi.
A Padova
numerose le segnalazioni di alberi caduti che hanno determinato
problemi alla circolazione. Ai centralini dei vigili del fuoco
sono giunte centinaia di chiamate per richieste di intervento
anche per allagamenti, soprattutto in garage e scantinati. I
vigili del fuoco del comando di Mestre hanno dovuto far fronte a
un centinaio di interventi lungo l’asse tra Padova e Mestre con
danni anche a tetti di abitazioni e cadute di grondaie. Il
maltempo si è poi spostato in tarda serata.
Piemonte, torinese
colpito da forti pioggie
Dalle 20 di ieri sera fino a questa mattina (martedì 8 luglio)
sono stati oltre 100 gli interventi effettuati dai Vigili del
fuoco a causa delle forti pioggie. Si tratta soprattutto di
prosciugamenti di edifici allagati e di
rimozione di alberi caduti
sulle strade. La pioggia ha continuato a cadere con temporali
fino a mezzanotte. Le zone più colpite sono state quelle di
Rivoli e Pinerolo. Le previsioni meteo parlano di miglioramento
nella giornata.
Lazio, bloccata la
tratta ferroviaria Roma-Viterbo a causa di un fulmine
A causa di un fulmine che ha colpito la rete aerea, il servizio
extraurbano della ferrovia Roma-Viterbo
è sospeso tra Civitacastellana e
Montebello. Lungo lo
stesso tratto, Atac e Cotral hanno messo in strada bus
aggiuntivi a disposizione dei passeggeri. Lo comunica l’Agenzia
per la mobilità.