Uefa,
fair play finanziario: multe e rose ridotte per Roma e
Inter
Al termine di una
giornata piuttosto cruciale per l’annuncio delle
sanzioni UEFA inflitte
ufficialmente all’Inter, torna di
moda - nel parlare di bilanci e di Fair Play
Finanziario - un articolo pubblicato dal sito
calcioefinanza.it più o meno un mese fa.
Uno dei punti
focali che l’Inter sarà costretta a
rispettare nei prossimi anni indica come il club
abbia “accettato di avere un rosso massimo di 30
mln nel 2016 e nessun rosso di bilancio per il
2017”.
Partendo da un
rosso di 102 milioni di euro nell’esercizio chiuso a
giugno 2014, come potrà essere di soli 30 milioni
nel 2016? L’Inter, in questo senso,
avrebbe in serbo piani e programmi specifici. I
parametri imposti dalla UEFA sembrano difficili da
rispettare, ma le stime della società Inter
sono positive in tal senso.
Già dal prossimo
bilancio, i ricavi dovrebbero aumentare in maniera
sensibile: nel bilancio 2014/15 - secondo le stime
dell’Inter - passerebbero da 159,17
milioni a 197 milioni, registrando così una perdita
di 43,9 milioni di euro, che sarebbe ancora ridotta
fino a 33,6 milioni al 30 giugno 2016. Probabile che
in questi numeri (calcolati mesi fa) si considerasse
per certa la partecipazione della squadra almeno in
Europa League (ora in bilico).
Ecco la
situazione del bilancio interista rappresentata
nello schema di Calcio&Finanza. Il rosso del
2013/14, di 102 milioni, dal club è stato registrato
come utile di 33,186 milioni di euro per ragioni
tecniche, ma per gli anni futuri ecco quali
sarebbero le previsioni. Per il 2016, un rosso di
33,6 milioni: vicino alla soglia dei 30 milioni
imposta dalla UEFA.
"L'Uefa ha
appena ufficializzato le sanzioni per il Fair-Play
finanziario, imponendo all'Inter una multa di 6
milioni di euro. Che potranno diventare 20 qualora il
rosso a bilancio non scendesse prima a 30 milioni, nel
2016, e poi non venisse raggiunta la parità, nel 2017.
Ma invece di condurre l'ennesimo mercato con il
bilancino, che negli ultimi anni ha lasciato l'Inter
in una sorta di limbo, ora in corso Vittorio Emanuele
si progetta di andare "all in". E "pazienza" se non
verranno rispettate le condizioni dell'Uefa: da un
lato, infatti, rate e dilazioni permetteranno di
distribuire i pagamenti (nell'ipotesi peggiore, nella
stagione 2016/17, la rata complessiva sarebbe di 9
milioni), ma soprattutto l'ingresso in Champions
farebbe da volano ad un ciclo finalmente virtuoso, che
permettere anche di sopportare le sanzioni",
sottolinea il quotidiano romano.
Invece di cercare di navigare a
vista pur di non incorrere nei 14 milioni di multa con la
condizionale, l'Inter potrebbe decidere di rendere sopportabili
questi 14 milioni allestendo una grande squadra. Gli incassi della
Champions, di gran lunga superiori alla multa "sospesa", darebbero
aria al bilancio anche se dovessero essere ridotti di questi famosi
14 milioni. Il ragionamento è rischioso ma sicuramente ha una sua
logicità e una sua validità.
Pena più lieve per i
giallorossi, che dovranno rimettere a posto i conti
entro il 2018 e pagare una multa di 2 milioni (più 4
sospesi); multa da 20 milioni per i nerazzurri (14
sospesi con la condizionale) e rientro entro il 2019.
Per entrambe, rose ridotte nelle prossime
partecipazioni alle coppe europee
Multe e obbligo di
rimettere i conti in ordine quanto prima: sono queste
le principali condizioni che Roma e Inter dovranno
rispettare nell’ambito dei rispettivi accordi
raggiunti con la Uefa, a seguito dell’indagine sul
Fair Play finanziario che ha visto coinvolti diversi
club europei. La Roma potrà iscrivere nelle
competizioni Uefa nella prossima stagione 22 giocatori
anziché 25 e dovrà pagare una multa di 6 milioni di
euro (di cui 4 però restano sospesi), soldi che
verranno detratti da quanto guadagnato dalla
partecipazione alle coppe. Questi i punti salienti
dell’accordo transattivo concluso fra la società
giallorossa e la Uefa riguardante il rispetto del Fair
Play Finanziario.
PER LA ROMA PAREGGIO DA CONSEGUIRE IN TRE ANNI
– “L’accordo si è reso necessario a causa di una
storica deviazione dal requisito del pareggio di
bilancio imposto dalla Uefa, derivante da perdite
economiche accumulate in passato nonché da una
difficile situazione finanziaria del club antecedente
all’acquisizione da parte dell’attuale proprietà – si
legge nel comunicato del club giallorosso – L’accordo
è il frutto di diversi mesi di dialogo con la Uefa
durante i quali sono stati riconosciuti i
significativi risultati conseguiti dentro e fuori del
campo. L’accordo consente al club di proseguire con
fiducia nella realizzazione del proprio business plan
strategico, mirato alla crescita in ogni area”.
L’accordo copre il periodo che va dal 2015 al 2018:
entro quella data, la Roma si impegna a raggiungere il
pareggio di bilancio e a non superare un deficit
complessivo di 30 milioni di euro per gli anni
finanziari 2015 e 2016.
INTER: 20 MILIONI (14 SOSPESI) E PAREGGIO
ENTRO IL 2019 – Da venti milioni, invece, la
multa inflitta all’Inter (6 da pagare, 14 sospesi),
che ha tempo fino al 2019 per arrivare al pareggio di
bilancio. “Negli ultimi mesi l’Inter ha lavorato a
stretto e proficuo contatto con l’Organo di Controllo
Finanziario dei Club della Uefa per raggiungere questo
accordo – ha spiegato l’amministratore delegato
nerazzurro Michael Bolingbroke – Crediamo nei principi
che stanno alla base del Financial Fair Play e siamo
sicuri che il nostro business plan porterà il club ad
essere sempre più competitivo, sul campo e fuori dal
campo, ovviamente nel rispetto delle condizioni
fissate nell’accordo che abbiamo trovato. Il
presidente Erick Thohir e tutti noi in Società
vogliamo rivedere l’Inter trionfare al più presto. Vi
posso garantire che faremo tutto il possibile per far
sì che questo accada. L’Inter merita il meglio e noi
continueremo a lavorare per assicurare a Roberto
Mancini una squadra dall’alto tasso tecnico e dalla
comprovata competitività”. Ridotta anche per i
nerazzurri la rosa di giocatori a disposizione per le
prossime competizioni europee: la lista potrà
contenerne 21 alla prima partecipazione, 22 alla
seconda.