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I GIUDICI "COMUNISTI" ASSOLVONO IL PORCO DI MERDA. ERA LA NIPOTE DI MUBARAK ED IL QUESTURINO PER IL SUO LECCACULISMO NON HA RICEVUTO ALCUNCHE'...

Assolto col trucco". Marco Travaglio commenta così l'assoluzione di Silvio Berlusconi nel terzo grado di giudizio del Processo Ruby. Un'assoluzione definitiva dovuta al cambio in corsa della legge sulla concussione, spiega il direttore del Fatto Quotidiano, secondo cui Berlusconi dovrebbe "accendere un cero a Santa Paola Severino". In un'intervista al Tempo, Travaglio afferma che il leader di Forza Italia porta a casa "il successo più grande, se si guarda al risultato finale", anche perché in un "paese stravagante" come l'Italia è "considerato più grave che il premier andasse con minorenni che non che fosse un frodatore fiscale incallito e impenitente".

Se non fosse stata cambiata la legge, "il Cavaliere sarebbe stato condannato" ribadisce Travaglio, ricordando che con la Legge Severino "il reato di concussione è stato spacchettato in due: la costrizione e l'induzione". Se in primo grado si stabiliva la costruzione vera e propria nella telefonata di Berlusconi alla questura per far consegnare Ruby alla Minetti, "la Corte d'Appello legittimamente ha ritenuto che la costrizione non ci fosse e che Berlusconi abbia solo indotto" il funzionario a rilasciare Ruby, "ma non rilevando nessun vantaggio per il funzionario, ha deciso che la concussione non si configurasse, assolvendo Berlusconi". Quanto alla prostituzione minorile, Travaglio taglia corto: "Ruby faceva la prostituta ad Arcore? Sì. È stata pagata? Sì. Era minorenne? Sì. Le chiacchiere stanno a zero", anche se i giudici hanno ritenuto che lui non conoscesse la reale età della ragazza. "Una sentenza prudente non è scandalosa. Diciamo che siamo di fronte a una pronuncia da camera di coniglio".

Nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano, poi, Marco Travaglio critica i quotidiani di area centrodestra per i loro commenti entusiastici sulla sentenza. "Non si accontentano che il padrone l'abbia fatta franca grazie alla legge Severino, o Sederino visto che glielo restituisce bello lindo, roseo e levigato come il culetto di un bambino. Non accendono un cero a Santa Paola. Pretendono pure di farci passare per fessi". E conclude esprimendo "massima solidarietà ai servi di B., costretti a sostenere qualunque balla e a passare per fessi pur di conservare il posto e lo stipendio, finché dura. "Ognuno - diceva Totò - ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera".

Ruby, Berlusconi assolto. E il giudice lascia
la magistratura in dissenso con la sentenza

Enrico Tranfa, presidente del collegio della II corte d'Appello di Milano, ha firmato le motivazioni della sentenza di assoluzione dell'ex premier (di G. Trinchella), poi ha deciso di lasciare la toga. Secondo il Corriere della Sera, che riporta la notizia, è evidente che la scelta del giudice non può essere che l’estrema contrarietà al verdetto. Il magistrato all'Ansa: "Scelta meditata"

Ruby, ecco perché Berlusconi fu assolto: "Non è provato che conoscesse la sua età"

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"I rapporti sessuali con Karima erano retribuiti"