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Italicum, minoranza Pd si aggrappa a poltrona
Sì a fiducia da 50 dissidenti democratici su 70

 

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Politica
Almeno 50 deputati di Area riformista, la corrente del Pd guidata da Pierluigi Bersani e Roberto Speranza, voteranno sì alla fiducia sulla legge elettorale. Il fronte dei cosiddetti dissidenti si spacca e la minoranza perde così ulteriore peso nella battaglia parlamentare sull’Italicum. In un documento, ha annunciato Matteo Mauri, si definisce la fiducia un “errore” ma si aggiunge che “se non passa il governo cade e sarebbe da irresponsabili non votarla”. Tutto questo mentre è in corso la prima chiama per il primo voto di fiducia

Entrerà in vigore dal luglio 2016 e prevede un premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti, soglie di sbarramento al 3%, capilista bloccati, possibilità di candidarsi in più collegi e preferenze di genere.

Entrata in vigore dal luglio 2016, premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti o ballottaggio tra i due partiti più votati se nessuno supera quella soglia, sbarramento al 3% e capilista bloccati. È l’Italicum, la riforma elettorale approvata oggi dalla Camera.

In vigore dal luglio 2016
La legge vale solo per la Camera ed entrerà in vigore solo nel luglio 2016, data in cui si pensa che sia stata approvata la riforma costituzionale, che prevede un Senato non più elettivo. Il disegno di legge firmato dal ministro Boschi deve però ancora essere approvato proprio dall’assemblea di Palazzo Madama.

Premio di maggioranza
L
’Italicum è un proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge un secondo turno tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.

Sbarramento al 3%
Entrano alla Camera tutti i partiti che abbiano superato il 3%.

Cento collegi
L’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7 deputati.

Preferenze e capilista
Nei 100 collegi ciascun partito presenta una lista di 6-7 candidati: il capolista è bloccato (cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati.

Voto di genere
Sono possibili due preferenze, purché la seconda sia di genere diverso dalla prima. Se le due preferenze sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza è annullata.

Alternanza uomo-donna
Le liste devono esser composte in modo da alternare un uomo ad una donna. Nell’ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.

Multicandidature
È possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.

Scheda
La scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove scrivere le due eventuali preferenze.

Trentino Alto Adige e Val d’Aosta
In Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si vota con i collegi uninominali, come il Mattarellum.

Cittadini all’estero e Erasmus
Potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all’estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (per esempio l’Erasmus), per lavoro o per cure mediche.