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Gaza, Israele colpisce scuola Onu: 17 morti. "Tregua lontana, esercito resta in Striscia"

Ancora una giornata di sangue a Gaza. A Beit Hanun, nel Nord della Striscia, è stata colpita una scuola dell'Unrwa (l'ente dell'Onu per i profughi) in cui avevano trovato riparo numerosi sfollati. Almeno 17 i morti (alcuni dei quali bambini), mentre sono 150 i feriti, perché nella struttura erano ospitate centinaia di persone che avevano cercato riparo dai combattimenti nell'area. Tra le vittime anche membri dello staff Onu. Lo fanno sapere un portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Kidra, e la Mezzaluna rossa palestinese. È la quarta volta che una struttura delle Nazioni unite viene colpita nei combattimenti nel territorio palestinese. In precedenza l'Agenzia per i rifugiati palestinesi aveva reso noto di avere trovato razzi di militanti in due scuole vuote. Sull'attacco l'esercito israeliano ha aperto un'inchiesta, ritenendo che la scuola potrebbe essere stata colpita da razzi palestinesi: "Nel corso del pomeriggio - si legge in un comunicato riportato dal sito web della Bbc - diversi razzi lanciati da Hamas dall'interno della Striscia di Gaza sono caduti nella zona di Beit Hanoun. Idf sta riesaminando l'incidente". Di contro, Hamas minaccia una risposta: "Il bombardamento contro la scuola dell'Unrwa è un crimine atroce", si legge in un comunicato di Hamas pubblicato dai siti di notizie palestinesi. Dopo quanto avvenuto, Israele "dovrà pagarne il prezzo", si legge.

La condanna di Ban Ki-Moon. Tra le vittime della scuola c'è anche un operatore dell'Onu, ha reso noto il segretario generale, Ban Ki-moon, con un comunicato diffuso a New York. Ban, secondo il quale ''le circostanze ancora non sono chiare'', ha condannato ''con forza'' l'accaduto: "Sono sconvolto dalla notizia dell'attacco. Sono state uccise molte persone, tra le quali anche donne e bambini, e anche un componente dello staff Onu'', ha detto Ban. "Non sappiamo chi abbia attaccato la scuola dell'Unrwa a Gaza", ha detto poi il portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq, parlando con i giornalisti.

Tregua lontana. La tregua a Gaza, quindi, non è vicina, al contrario di quello che ha detto ieri il negoziatore dell'Anp. Certo non "nelle prossime ore", ma a quanto sembra nemmeno nei prossimi giorni. Anche perché già ieri era arrivato lo stop di Hamas: "Niente cessate il fuoco se l'Idf (l'esercito israeliano, ndr) non lascia la Striscia e toglie il blocco". Ma stamattina la chiusura secca arriva da Tel Aviv: "Difficile una tregua nei prossimi giorni, se la condizione è che le truppe si ritirino", ha detto il ministro della Scienza Yakoov Peri, ex capo della sicurezza: "Posso dire con certezza che due o tre giorni non saranno abbastanza per distruggere tutti i tunnel".Bilancio drammatico. Inizia con queste frasi la diciassettesima giornata di offensiva contro Gaza, la settima dal momento dell'invasione di terra. Il bilancio dei combattimenti è drammatico: almeno 751 palestinesi morti, fa sapere il funzionario sanitario di Gaza Ashraf al-Kidra. Tra questi (secondo le organizzazioni umanitarie locali) l'80% sono civili. Il totale dei morti per Israele resta invece fermo a 34, di cui 32 soldati. La maggior parte delle vittime di oggi è stata registrata nella città di Khan Younis, nella parte meridionale dell'enclave palestinese. Secondo l'emittente al-Jazeera, le ambulanze stanno incontrando grandi difficoltà ad entrare nella città per prestare i soccorsi a causa degli intensi combattimenti tra le forze israeliane e i miliziani di Hamas. E una famiglia di sei persone, compresi una bambina di 5 anni e il fratellino di 3, è rimasta uccisa nei bombardamenti. Ieri il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, organismo con 47 membri, ha votato a maggioranza (spaccandosi, gli Usa e l'Europa non hanno appoggiato la richiesta) per un'inchiesta contro l'offensiva israeliana. Intanto l'agenzia Mena, citando il ministro della Sanità egiziano, Adel Adawi, ha comunicato che sono 52 i feriti palestinesi entrati in Egitto attraverso il valico di Rafah dall'inizio dell'aggressione israeliana contro Gaza. Otto feriti sono già stati dimessi, un paziente è morto e quindi restano ricoverate 43 persone, ha precisato il ministro.

Attacchi su campi profughi, scontri a Beit Lahia.
Truppe israeliane hanno sparato dai carri armati colpendo i campi rifugiati di Bureij e Maghazi, tra Deir al-Balah e Gaza. Sinora non ci sono notizie di vittime. Scontri fra i soldati e i militanti palestinesi sono stati registrati più a nord, a Beit Lahia, e il suono delle esplosioni era udibile nella città. Le navi della marina israeliana hanno sparato più di cento colpi di cannone contro la costa della città di Gaza e della parte settentrionale della Striscia. Alle squadre di soccorritori è stato impedito di agire nella zona.

Onu preoccupata per vittime civili. Una responsabile delle Nazioni Unite, Valerie Amos, ha espresso "grande preoccupazione" sul tema delle vittime civili nella Striscia di Gaza e ha avvertito che è "quasi impossibile" per i palestinesi scampare agli attacchi israeliani. "La realtà di Gaza è che si tratta di un territorio sovrappopolato. Il 44% di questo territorio è stato proclamato zona interdetta dall'esercito israeliano, non ci sono quindi molti posti disponibili per la popolazione" per trovare riparo, ha dichiarato Amos, responsabile delle operazioni umanitarie Onu, alla Bbc.

Netanyahu a Hammond: "Restituiremo pace a Israele".
"Abbiamo iniziato questa operazione per restituire pace e tranquillità a Israele. E le restituiremo". Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato in conferenza congiunta con il ministro degli Esteri britannico, Philipp Hammond, a Gerusalemme. "L'uso di civili da parte di Hamas e Movimento per il jihad islamico è estremamente cinico. È una farsa", ha detto ancora Netanyahu. Non ha fatto alcun riferimento agli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco.

Diplomazia al lavoro. Continua il movimento diplomatico al Cairo dove sono giunti l'emissario dell'Onu per il Medio Oriente, Robert Serry, e il ministro degli Esteri britannico, Philipp Hammond. Lo riferiscono fonti ufficiali e altre ufficiose. In serata è atteso di nuovo il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Stamattina, a conferma delle notizie circolate ieri, era segnalato in arrivo anche il ministro degli Esteri spagnolo Josè Manuel Garcia-Margallo. Hammond ha in agenda incontri con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e con il ministro degli Esteri Sameh Shoukry. Hammond ha detto che "Hamas deve fermare gli attacchi con razzi contro Israele e deve accettare rapidamente il cessate il fuoco senza alcuna condizione al fine di proteggere i civili a Gaza". Il capo del Foreign Office - riferendosi ad Israele - ha sostenuto che "ogni paese ha il diritto di difendere i propri cittadini di fronte agli attacchi con razzi".

Brasile ritira il suo ambasciatore in Israele. Il Brasile ha richiamato in patria il proprio ambasciatore in Israele. "Il governo brasiliano - recita una nota ripresa dai media israeliani - considera inaccettabile l'escalation di violenza. Condanniamo fermamente l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele a Gaza". Secca la risposta di Israele alla decisione: "Questo tipo di condotta mostra perché il Brasile, grande potenza culturale ed economica, resta tuttavia irrilevante nell'arena mondiale", ha detto il ministero degli Esteri israeliano. "Un atto - ha aggiunto, citato dai media - che rivela il doppio standard del Brasile che lo fa parte del problema invece di contribuire a una soluzione".

Riprendono lentamente voli per Israele. L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Aesa) ha ritirato oggi la raccomandazione alle compagnie aeree europee, diffusa ieri, di evitare l'aeroporto di Tel Aviv per i rischi legati al lancio di razzi dalla striscia di Gaza. L'Aesa invita comunque le compagnie a "sorvegliare attentamente i rischi relativi alla sicurezza dei voli". Riprendono i collegamenti aerei Alitalia da e per Tel Aviv.  Prosegue, invece, lo stop dei voli di molte compagnie internazionali. Anche l'Agenzia federale dell'aviazione americana ha tolto il divieto di volare verso Israele, mettendole tuttavia in guardia nei confronti di una situazione localmente "molto instabile". La decisione finale, se volare o no su Israele, è però delle singole compagnie. EasyJet, ad esempio, ha annunciato che conferma la sua sospensione dei voli per tutta la giornata del 24 luglio.

Dalla Francia 11 milioni di aiuti.
La Francia "sbloccherà un aiuto di 11 milioni di euro per far fronte all'urgenza" della situazione a Gaza, sotto forma di "aiuto finanziario e aiuto umanitario", e si appresta a creare "un fondo dedicato che permetterà di raccogliere i contributi degli enti locali che desiderano mobilitarsi e dello Stato". Lo annuncia l'Eliseo, in una nota diffusa dopo un incontro tra il presidente Francois Hollande e rappresentanti delle ong francesi attive a Gaza.

 

 

 

 

 

 

 

Gioco d'azzardo, l'italiana Gtech acquisisce Igt per 4,7 miliardi di euro

L'ex Lottomatica trasferisce la sede fiscale nel Regno Unito, dove sorgerà una nuova società che incorporerà le attività italiane e Usa. Salta la quotazione a Milano, i titoli della newco saranno scambiati solo a Wall Street

ROMA - La ex Lottomatica fa shopping negli Stati Uniti ma si prepara a salutare l'Italia, almeno per quanto riguarda la residenza e il mercato azionario di riferimento. Gtech (ex Lottomatica) ha infatti siglato un accordo da 4,7 miliardi di euro per l'acquisizione di International Game Technology (Igt), leader globale nel settore dei casinò e del social gaming con sede a Las Vegas, in Nevada.

Si completa così l'evoluzione di Lottomatica verso la dimensione internazionale. Poco più di un anno fa, la società controllata al 59,5% dalle famiglie Drago-Boroli attraverso DeA Partecipazioni e De Agostini, aveva cambiato il nome assumendo quello della controllata americana, proprio per rimarcare il tentativo di internazionalizzare il business. Ora il passaggio definitivo, che significa appunto un parziale addio all'Italia.

Ricalcando per certi versi quanto sta avvenendo per Fiat e Chrysler, Gtech e la "preda" Igt confluiranno in una holding di nuova costituzione di diritto inglese; nel Regno Unito sarà fissata anche la residenza fiscale del gruppo. La holding inglese avrà sedi operative a Roma, Las Vegas e Providence, ma sarà quotata solamente a Wall Street: le azioni di Igt verranno ritirate dal Nyse e lo stesso accadrà per quelle di Gtech, che non scambieranno più a Piazza Affari: sul mercato borsistico italiano verranno meno 3,3 miliardi circa di capitalizzazione.

Passare dall'altra parte dell'Atlantico

consentirà a Gtech di rifinanziare il suo intero indebitamento a tassi più convenienti, investire in dollari sfruttando la debolezza della valuta Usa rispetto all’euro, diversificare nel segmento delle slot machine che è più redditizio e acquisire la leadership nel mercato Usa dei giochi, un Paese che a differenza dell’Italia ha ancora grandi potenzialità di crescita.

Per ogni azione ordinaria di Igt, i loro azionisti riceveranno 13,69 dollari in contanti e 0,1819 azioni di questa nuova società (con cambio soggetto ad aggiustamento), per un importo complessivo di 18,25 dollari per azione. Agli azionisti di Gtech verrà assegnata una nuova azione ordinaria della newco per ogni azione Gtech posseduta. L'operazione prevede inoltre un meccanismo opzionale per gli azionisti Igt che potranno scegliere di ricevere un corrispettivo tutto in azioni, tutto in contanti o misto, secondo i criteri di ripartizione previsti nell'accordo di fusione (75-25%).

Il valore complessivo dell'operazione è di circa 6,4 miliardi di dollari (4,7 miliardi di euro, al cambio di 1,36), comprensivi della stima di circa 1,75 miliardi di dollari (1,29 miliardi di euro) di debito netto esistente in Igt. Per gli azionisti ci sarà la possibilità di recedere e la condizione perché l'operazione vada a buon fine è che il numero di azionisti che chiedono il recesso non superi il 20%.

Se nessun azionista eserciterà il recesso, gli attuali soci di Igt e Gtech deterranno, rispettivamente, circa il 20% e l' 80% delle azioni ordinarie di NewCo, mentre la quota di De Agostini sarà pari al 47%. La famiglia e Igt hanno siglato un patto parasociale con il quale si impegnano a sostenere il progetto e non cedere azioni per un periodo di tempo. E' previsto anche un piano d'incentivazione alla stabilità dell'azionariato: gli azionisti della newco che terranno i titoli per tre anni potranno ricevere un'azione speciale che avrà 0,9995 diritti di voto.

L'operazione prevede che Igt si fonda in una nuova società Usa, controllata dalla Newco inglese, mentre in Italia si creerà una società di diritto italiano (sempre controllata dal Regno Unito) nella quale confluiranno le attività e le concessioni tricolori, per non toccare l'operatività della società. Si prevede - spiega il comunicato di Gtech - "che entro il terzo anno dal perfezionamento della fusione si possano generare oltre 280 milioni di dollari (oltre 200 milioni di euro) di sinergie annue". 

"L'operazione", annuncia ancora Gtech, "crea un'azienda leader a livello mondiale nell'intera catena del valore nel settore dei giochi, con un posizionamento unico per capitalizzare le opportunità nei diversi settori del mercato globale". Il gruppo risultante dalla fusione avrebbe più di 6 miliardi di dollari di ricavi e più di 2 miliardi di dollari di ebitda (margine operativo lordo) sulla base dei dati aggregati degli ultimi 12 mesi al 31 marzo 2014, a tassi di cambio correnti.

Gtech prevede di concludere l'operazione nel primo semestre del prossimo anno; la società italiana finanzierà la parte in contanti del corrispettivo attraverso una combinazione di disponibilità liquide e di nuovi finanziamenti. Gtech ha ottenuto impegni vincolanti a tal fine per un totale di 10,7 miliardi di dollari da Credit Suisse, Barclays e Citigroup, incluso il rifinanziamento di parte del debito esistente.

 

 

 

 

 

NO AI LADRI DI DEMOCRAZIA - FIRMA
Rodotà: 'Governo padrone senza controlli'
 

 

Il giurista: 'Rischiamo accentramento dei poteri e limitazione della partecipazione dei cittadini'
45mila sì all'appello. Aderiscono anche Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare e Salvatore Settis

Le controriforme dell'Italicum e del Senato, concordate dal governo con Berlusconi consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati, aboliscono l'elezione dei senatori ed espropriano i cittadini dei referendum (non più 500mila, ma 800mila firme) e delle leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma 250mila firme). Chiediamo ai presidenti Napolitano, Grasso, Boldrini e Renzi di sostenere solo riforme che rispettino lo spirito dei Costituenti, per una vera democrazia partecipata

 

 

Riforme, oltre 7mila emendamenti al ddl
Voto in Aula verso rinvio (diretta video)

Riforme, oltre 7mila emendamenti al ddl Voto in Aula verso rinvio (diretta video)
 
Opposizioni scatenate sul ddl del governo: 6mila proposte di modifica di Sel, centinaia dai "minzoliniani" (leggi). Il voto potrebbe quindi slittare almeno alla prossima settimana . Il timore di Renzi 'B. può non bastare. Si rischia su Italicum'
 
Il timore di Renzi  'B. può non bastare Si rischia su Italicum'
 
Il premier ha paura che Forza Italia non superi le continue sollecitazioni soprattutto in tema di legge elettorale

 

 

 

 

 

 

 

 

SE LA JUVENILIA CALA IL TRIS IL CAMPIONATO ITALIOTA E' GIA' CONCLUSO AD AGOSTO !!!

 

Juventus, pronto il tris di colpi. E' fatta per Morata, Iturbe ed Evra

Affari definiti, nelle prossime ore sono attesi gli annunci. Lo spagnolo: ''Non vedo l'ora di essere a Torino''. Per l'argentino Agnelli staccherà un assegno da 27 milioni. Si chiude anche per l'esterno francese

TORINO - Morata, Iturbe ed Evra. La Juve cala il tris. E il suo attacco parla sempre più spagnolo. Il bomber in arrivo dal Real Madrid si dice pazzo della sua nuova Signora, l'unica che non potrà mai fare ingelosire la bella fidanzata Maria Pombo. "Sono entusiasta della scelta, non vedo l'ora di andare a Torino, mi hanno detto che è una bella città", ha dichiarato a Marca.es Morata, che a breve diventerà il terzo spagnolo della storia bianconera dopo Del Sol e Llorente. "Non ho ancora potuto parlare con Fernando - prosegue l'attaccante 21enne -, ma è sempre bene conoscere qualcuno quando si cambia squadra".

MORATA, VISITE E FIRMA IN VISTA - La trattativa tra la Juve e il Real Madrid è ai dettagli finali. Il cartellino costerà 18 milioni più 5 di bonus ai bianconeri, che verseranno a Morata 2,2 milioni netti a salire, più soliti bonus per le prossime quattro stagioni con opzione per la quinta. Non resta che definire l'entità dell'ormai famosa clausola di "recompra" in favore degli spagnoli: le merengues propongono di fissarla intorno ai 25 milioni, la Juve ne vorrebbe 35, l'intesa si troverà con tutta probabilità a 30.
Ormai è questione di giorni, se non ore. Entro il fine settimana Morata sarà a Torino per le visite e la firma. E tra lunedì e martedì prenderà possesso del suo armadietto a Vinovo: con tutta probabilità sceglierà quello al fianco del connazionale Llorente, pure lui fidanzato con una bella Maria (Lorente, con una sola "L"), pure lui sedotto da una certa Signora.

ITURBE, AFFARE DA 27 MILIONI -
E' vicina ai titoli di coda anche la telenovela-Iturbe, nonostante l'ultimo rilancio dell'Atletico Madrid a quota 27 milioni di euro, 2 in più della prima offerta avanzata dai Colchoneros, che prevedeva anche il prestito dell'attaccante brasiliano Baptistão. Ma, come abbiamo anticipato mercoledì, il paraguaiano naturalizzato argentino è ormai a un solo passo dalla Juve: la trattativa verrà perfezionata all'inizio della prossima settimana. Decisiva per convincere il Verona la ferma volontà del giocatore di trasferirsi a Torino, nonché l'ultima offerta bianconera da 25 milioni più 2 di bonus. Si tratterebbe del più grande investimento nella gestione Andrea Agnelli: è dai tempi di Diego e Felipe Melo che in corso Galileo Ferraris non vengono staccati certi assegni.

EVRA, ACCORDO RAGGIUNTO -
Più simile a un cortometraggio che a una soap opera, invece, l'operazione-Evra. L'accordo con il Manchester United è stato raggiunto: al club inglese vanno circa 1,5 milioni di euro, mentre il difensore firmerà un biennale intorno ai 3,5 milioni. L'annuncio è atteso per lunedì. Torino e Conte aspettano anche lui.

 

 

 

 

 

 

L'ex capitano della Juventus apre a un trasferimento in Scozia: "Già due anni fa proposta interessante, andrei volentieri''. L'ex Chelsea pronta a firmare un biennale con i giallorossi. E su Iturbe c'è l'inserimento dell'Atletico Madrid. Inter scatenata, ecco Medel

Mercato, suggestione Celtic per Del Piero. Roma a un passo da Eto'o

ROMA - Svincolati di lusso. Alessandro Del Piero e Samuel Eto'o sono attualmente senza contratto dopo le esperienze rispettivamente in Australia e al Chelsea ma, nonostante l'età, hanno ancora molte offerte da valutare. L'Inter è attivissima e, dopo M'Vila e Dodò, è vicinissima al cileno Medel. Sempre in piedi l'asta per Iturbe tra Juventus e Milan, ma c'è l'inserimento dell'Atletico di Madrid di Simeone.

DEL PIERO APRE AL CELTIC - Secondo il tabloid inglese 'The Sun'l'ex capitano della Juventus, finita l'esperienza biennale in Australia, sarebbe molto vicino ai campioni di Scozia del Celtic, in cerca di un rinforzo di fantasia in attacco dopo l'addio di Samaras. "Due anni fa la proposta era interessante e potrebbe esserlo ancora - ha confessato Del Piero -, sarebbe bello discuterne di nuovo, a Ronny Deila (manager del club scozzese) dico chiamami e parliamone, qui c'è il mio numero di telefono. Il Celtic è una grande squadra e mi piacerebbe giocare in Scozia". E così, per un gioco del destino, Del Piero potrebbe ritrovare la Juventus da avversaria in Champions League.

ROMA E INTER SCATENATE - In Italia attivissime la Roma e l'Inter. I giallorossi, dopo l'ufficializzazione di Ashley Cole, è pronta a piazzare un altro colpo a parametro zero, sempre dal Chelsea. Si tratta di Samuel Eto'o, svincolato dopo l'esperienza ai Blues di Mourinho. Sull'attaccante camerunense ci sono offerte milionarie dalla Cina e dalla Turchia, ma la proposta di Sabatini lo alletta non poco. Si parla, infatti, di un contratto di due anni da 3,7 milioni (più bonus) a stagione. E intanto, sempre in tema di svincolati, è imminente la firma di Urby Emanuelson. Anche l'Inter ha dato una drastica accelerata al proprio mercato. Dopo gli arrivi di M'Vila e Dodò proprio dalla Roma (già svolte le visite mediche), i nerazzurri sono vicini a piazzare un nuovo colpo. Si tratta di Gary Medel, jolly cileno del Cardiff, che può giocare sia in difesa che a centrocampo e che è stato uno dei punti di forza della nazionale di Sampaoli al Mondiale in Brasile. Ceduti al Cagliari Benedetti e Longo, i nerazzurri andranno poi alla ricerca di una punta. In cima alla lista del dt Ausilio ora c'è Osvaldo, rientrato al Southampton dopo il prestito alla Juventus, ma con le valigie in mano destinazione Milano. Ed anche Biabiany resta un nome caldissimo.

ITURBE, SPUNTA L'ATLETICO MADRID - Sembrava un testa a testa, invece l'asta per assicurarsi Juan Iturbe sembra allargarsi. Juventus e Milan, infatti, devono vedersi dall'inserimento deciso dell'Atletico Madrid di Simeone. Il club spagnolo è pronto a offrire al Verona 25 milioni di euro per il talento ex Porto, denaro fresco dopo la cessione di Diego Costa al Chelsea. La Juventus, che sembrava in vantaggio, si è momentaneamente concentrata sulla trattativa con il Real Madrid per Alvaro Morata, che vuole solo Torino. Mentre il Milan deve prima pensare alle cessioni (Robinho, Matri e Niang su tutti) prima di poter spendere cifre alte. Intanto Galliani ha pronta l'alternativa, che è Alessio Cerci del Torino, meno caro rispetto a Iturbe. Intanto, dopo il vertice tra Berlusconi, Galliani e Inzaghi, è vicinissimo l'acquisto del croato Vrsaljko dal Genoa.

GLI ALTRI AFFARI - La Sampdoria guarda in casa dell'Inter. Il club blucerchiato infatti ha fatto una proposta ai due ex nerazzurri Samuel e Cambiasso. Più alte le speranze per il difensore centrale. Per l'attacco si pensa a Bergessio, soprattutto ora che il Catania ha preso ufficialmente Calaiò. Gilardino ha accettato l'offerta milionaria del Guangzhou e volerà in Cina, il Genoa per sostituirlo ha scelto Matri. Amauri ha diverse offerte dal Brasile, ma sembra orientato a restare a Parma, dove potrebbe arrivare lo svincolato Dossena e tornare Schelotto nella trattativa Biabiany-Inter. L'Atalanta ha riscatto Benalouane e ora potrà prestare Nica (e Lucchini) al Cesena. La Lazio ha in prova il terzino sinistro e Braafheid ed è sempre in vantaggio sull'Inter per Astori. Infine Miccoli ha rinnovato per un altro anno il suo contratto con il Lecce.

 

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