La richiesta: il mio
nome non sia legato alle pagine sul bandito E Mountain View la
accontenta. L'enciclopedia: immorale (bis)
L'ex
Lottomatica trasferisce la sede fiscale nel Regno Unito, dove
sorgerà una nuova società che incorporerà le attività italiane
e Usa. Salta la quotazione a Milano, i titoli della newco
saranno scambiati solo a Wall Street
Benigni verso il nuovo
Ballarò. E Floris trema
per il debutto su La7
Il comico fiorentino potrebbe essere
il "Crozza" di Giannini. E l'ex giornalista Rai teme per il
debutto del suo nuovo talk Dimartedì su La7, dopo il flop
della "striscia"
Camorra, Iovine: “250 mila euro a giudice e
avvocato per aggiustare processo”
Il boss dei casalesi, ora collaboratore di
giustizia, racconta alla Dda di essere stato assolto in
appello da un duplice omicidio che
aveva
commesso
“Duecentocinquanta mila euro per aggiustare un processo”. E’
la rivelazione del pentito Antonio Iovine, secondo cui il
suo ex legale Michele Santonastaso, imputato nel processo
Bidognetti a Napoli, gli disse che la somma sarebbe servita
per ottenere l’assoluzione in appello in un processo per
duplice omicidio. I 250mila euro dovevano essere consegnati
a un giudice e a un avvocato – a quanto si apprende un ex
parlamentare -, ha spiegato Iovine ai pm della Dda che hanno
depositato un nuovo verbale dell’ex capoclan dei Casalesi,
oggi collaboratore di giustizia.
Nel Tribunale di Napoli “esisteva tutta una struttura che
riusciva ad aggiustare i processi”, ha spiegato il boss. I
casi ai quali ha fatto riferimento Iovine, si apprende, sono
stati trasmessi alla Procura di Roma, competente per
indagini sui magistrati di Napoli.
Antonio Iovine fu assolto in appello, dopo essere stato
condannato in primo grado all’ergastolo, per un duplice
omicidio avvenuto nel Casertano. Dopo il suo pentimento,
Iovine ha invece confessato di essere stato l’autore dei
delitti. Il processo d’appello è quello per il quale Iovine
ha rivelato l’episodio di presunta corruzione.
Uccise 3 passanti a picconate a Milano
Il gup: "Kabobo malato ed emarginato"
Il giudice, nelle motivazioni della
sentenza che ha condannato il 31enne ghanese a 20 anni,
sottolinea la sua "condizione di emarginazione sociale e
culturale"
Camorra, sgominato clan "tatuati"
"Compravano droga da Genny 'a carogna"
Il segno distintivo degli
appartenenti era il tatuaggio che raffigurava "Bodo",
personaggio dei cartoni animati, e soprannome del boss
emergente Marco de Micco