Il presidente russo lo ha detto in una telefonata ad Angela Merkel. Tweet
razzista del presidente della Crimea contro l'inquilino della Casa
Bianca. Occupato il municipio di Donetsk
Una folla di giovani armati ha fatto irruzione nella struttura
delle Nazioni unite. Respinti dai caschi blu, si sono diretti
nella struttura che ospita circa 5mila civili della minoranza
Nuer
Inter-Pisa settantamila spettatori, storia di un calcio che
non c'è più.
Editori Autonomi
isbn: 0000000001
costo 5,82 e. ; circ.a.n.g.k.a.7000
Alla scadenza dell'amnistia proposta da Kiev nell'est ai
pro-Mosca che consegneranno armi e lasceranno i palazzi
governativi è iniziato il regime antiterroristico
Triplete!!! I club che hanno raggiunto questo traguardo.
Il movimento delle rocce procede a una velocità di 20
centimetri l'ora. Il giorno di Pasqua si è verificato un
cedimento consistente ed è stato chiuso l'accesso al traforo
del Monte Bianco
La notizia diffusa dal Messaggero: "Gli Emiri insoddisfatti,
mancano garanzie economico-politiche"
Nelle ultime settimane il ministro Lupi ha più volte dato per
imminente l'annuncio dell'alleanza
Secondo quanto riferito da il Messaggero, si tratterebbe di
Emanuele Insinna, collaboratore di Giuliano Tavaroli. Alcuni
testimoni lo hanno visto lasciare l'ufficio e salire su un
terrazzo
La risposta all'iniziativa del Lingotto, che a Mirafiori ha
fatto ricoprire di cellophane le auto straniere dei
dipendenti. Intanto il ministero dello Sviluppo ha prorogato
la cig fino a fine anno
Il testo del colloquio tra il gemello Alberto e l'imprenditore
Vincenzo Mancuso. Il piano di fuga con un business finanziato
dall'associazione creata dal leader di Fi "per costruire ospedali
in Africa"
La coordinatrice di Forza Italia per la Lombardia e il consigliere
politico parlano di Berlusconi, fino a questa mattina ricoverato
al San Raffaele per meniscopatia e in attesa della decisione del
Tribunale di sorveglianza
La titolare dello Sviluppo economico, in un'intervista, ha
sottolineato: "L'azienda non è più quella degli anni '80, per
evitare la fuga dall'Italia bisogna creare condizioni per favorire
investimenti"
Il sindacato: carenza di operatori Asl per la a sicurezza. "Ne
servirebbero almeno 15 in più". Molte le irregolarità e la
fretta per i ritardi nei lavori aumenta i rischi
I partiti di centrodestra vorrebbero l'autonomia di cui godono il
Trentino o la Sicilia. Maroni propone un referendum mentre i
consiglieri veneti spediscono la richiesta al governo
La banca si è disfatta di parte dei crediti detenuti nei
confronti di Telco, holding che controlla la compagnia
telefonica. Ai francesi passa anche il pegno sulle azioni
Dopo Intesa, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, il gigante
americano è entrato in forze anche nella banca di Pier Francesco
Saviotti sotto aumento di capitale da 1,5 miliardi
Pirelli, arriva il colosso russo Rosneft
Clessidra esce dal capitale del gruppo. Prosegue il saccheggio
della nazione da parte delle potenze estere,Rosneft ha già in pancia
il 20%di Saras. Ai francesi di Lactails ed agli spagnoli il settore
alimentare, ai francesi di LSFH ed agli arabi il settore
moda-faschion,la chimica e la meccanica agli americani,la telefonia
agli spagnoli
Il 26,2% di Camfin passa in un veicolo che per la metà sarà
controllato dal gruppo russo. L'altro 50% si divide tra Nuove
Partecipazioni, che avrà l'80% delle quote, Unicredit e Intesa
Il rottamaio venne ritrovato cadavere nel novembre 2011. La
prima ipotesi dei carabinieri era l'esecuzione mafiosa. Ma dopo
due anni è emerso il movente che ha portato cinque persone in
carcere. Inclusa l'ex moglie
Lo scontro con i "cosentiniani" arriva fin dentro le
famiglie. Così Mara Carfagna, cugina omonima dell'ex
ministro, fa il salto della quaglia e saluta Forza Italia
Nuovi particolari nell'inchiesta sulle due adolescenti che
venivano fatte prostituire in un appartamento dei Parioli. Le
due mamme si confrontarono sulla situazione
Storia del tifo organizzato dell'Inter,Autori
VV.,editrice Indipendente,brossura,isbn:88-89203-70-61
..
Calciopoli, Autori VV.,editrice indipendente, brossura,isbn:88-89203-66-82
..
Storia del movimento calcistico in Italia,
Autori VV.,editrice indipendente, brossura, isbn:88-89203-59-53
..
Il derby di Milano,Autori VV.,editrice indipendente, brossura,isbn:88-89203-74-95
..
L'importanza della statistica nel
calcio,Autori VV.,editrice indipendente,brossura, isbn:88-89203-69-20
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Inter, Thohir: "Mancare la Champions non sarebbe un problema"
Inter: buco di 103 milioni,
sanzione Uefa in arrivo. Thohir: "2-3 anni per risanare"
Bilancio consolidato in rosso,
il club rischia per aver sforato i parametri del fair play
finanziario. E il presidente avverte: "I club non sono più
giocattoli nelle mani dei proprietari"
MORATTI
RASSEGNA DEFINITIVAMENTE LE DIMISSIONI PER RIPICCA.
purtroppo e' una delle peggiori inter con
gravissimi problemi in ogni uomo, non si salva niente, purtroppo
e' veramente un disastro: lo ribadisco per l'ultima volta,
abbiamo perso con la straultima in classifica, veniva da sei
sconfitte consecutive con 21 gol subiti, mi spiace ma qualsiasi
giustificazione e' da devastati psichici; non solo siamo al
redde rationem di un periodo storico che ci vede realmente sul
baratro del fallimento e della serie b, ma la prospettiva e'
uguale a zero perche' col fardello da 103 milioni di euro
significa la preclusione totale verso qualsiasi rinforzo per
tamponare una falla grande come il pianeta giove. Letteralmente
eroici coloro che riescono ad andare allo stadio a vedere sta
diarrea fottuta, inutile chiedere la testa dell'allenatore
perche' in questo momento, come gia' ampiamente spiegato, non ci
possiamo permettere nemmenoe scorregge.....
La chiusura del passaggio di consegne tra Moratti e Thohir
è datato 5 giugno 2014. Il 15 novembre 2013 veniva
ufficializzata la nuova presidenza col versamento di 75
milioni liquidi da Thohir a Moratti per il 70% della
società. Una cifra ridicola a fronte del reale valore
della società, una società tuttavia appesantita da 413
milioni di euro di debiti accumulati in 18 anni di
gestione morattiana, tutti rifinanziati attraverso le
FIDEJUSSIONI PERSONALI DI MASSIMO MORATTI. Questo fino al
5 giugno 2014: col passaggio di consegne questa montagna
spaventosa di debiti viene "girata" da Thohir all'INTER
STESSA. Come detto il 5 giugno 2014 nasce INTER MEDIA
COMMUNICATION, una new co. che ha al suo interno i
contratti televisivi, contratti commerciali e valore del
marchio, tutti crediti a copertura del prestito da 230
milioni di euro concesso da UNICREDIT E GOLDMAN SACS.
Questo prestito ponte ha svincolato le fidejussioni di
Moratti, ha coperto parte dei debiti accumulati, ha
coperto le spese correnti ma ha creato un PROGRAMMA DI
RIMBORSO QUINQUENNALE così ideato: UN MILIONE DI EURO
ENTRO IL 30 GIUGNO 2015, 15 RATE DA 3 MILIONI DI EURO DAL
30 SETTEMBRE 2015 AL 30 MARZO 2019. IL 30 GIUGNO 2019 MAXI
RATA MOSTRUOSA DA 184 MILIONI DI EURO. Come detto sarà l'FC
INTERNAZIONALE STESSA AD ACCANTONARE 58 MILIONI DI EURO
L'ANNO PER SALDARE RATE E CUMULO PER LA SUPER RATA FINALE
con i ricavi di INTER MEDIA COMMUNICATION. Rimangono le
passività rimaste in vita che verranno coperte anche dal
30% di Massimo Moratti, vincolato dal passaggio di
consegne firmato il 15 novembre 2013 fino al 15 novembre
2015. Quindi negli OTTO MESI DI TRATTATIVA DALL'APRILE
2013, gli uomini di Thohir hanno partorito solo un maxi
prestito dalle banche NON GARANTITO DALLE PROPRIETA'
DELL'INDONESIANO che tra l'altro non ha azzerato i debiti
costringendo fino al novembre 2015 Moratti a sganciare
ulteriormente danari per il ripianamento. In mezzo Thohir
si è preso il 70% del club sganciando solo 75 milioni di
euro, a fronte del TRILIARDO DI VECCHIE LIRE SGANCIATO DA
MORATTI, procedendo altresì al poderoso repulisti di tutti
gli uomini di Moratti: Branca, Combi,Cordoba. Non solo: i
20 milioni di euro sganciati per l'acquisto di Hernanes
dalla Lazio sono stati messi sul piatto da Thohir A MO' DI
PRESTITO VERSO L'INTER CHE DOVRA' RESTITUIRE CON L'8% DI
INTERESSI !!!!
L'attaccante tedesco: ''Il rapporto con
l'allenatore ha svolto un ruolo importante per il mio
arrivo. E' stata una trattativa piacevole e divertente.
Il terzo posto? La situazione non è delle migliori, ma
uniti possiamo farcela''. Osvaldo si allena a parte,
ormai è praticamente un ex
Colonia, Bayern Monaco, ancora Colonia,
Arsenal e... Inter. Lukas Podolski, tedesco tutto d'un
pezzo, è arrivato dopo una serrata corte di Roberto
Mancini. "Il rapporto con l'allenatore ha svolto un
ruolo importante per il mio arrivo. Lui è stato
decisivo. È stata una trattativa piacevole e
divertente", spiega l'ala interista, che glissa
sull'occhio di falco in campo "Questione che non mi
interessa" e sulla lite Osvaldo-Icardi. Non tralascia
invece di parlare di uno degli obiettivi stagionali:
"Possiamo arrivare in Champions, la situazione non è
ideale ma uniti possiamo farcela. Ora devo
concentrarmi". Cosa hai provato trovando tanti tifosi al tuo
arrivo a Milano? "Mi sono reso conto che è stata un'accoglienza
di classe mondiale; non me lo aspettavo, è stata una
cosa unica e ne sono fiero. Poi, quando ho visto la mia
maglia con il logo leggendario dell'Inter sono diventato
ancora più orgoglioso. Con la Juventus abbiamo avuto un
ottimo risultato, vediamo come andrà col Genoa".
Osvaldo (agf)
Con il Napoli a +10 anche Thohir
ufficialmente getta la spugna.Nella
sua malinconica settimana a Milano si è reso conto che non c'è
più niente da fare. Trenta milioni di euro in pagherò per
rafforzare una squadra che ha ben 6 punti in meno rispetto
all'epoca mazzariana ed addirittura una media punti peggiore
sotto la gestione Mancini Bis: 1,1 contro 1,5. Il terzo posto è
impossibile ed è diventato difficilissimo addirittura cogliere
il quinto posto. Tre rinforzi a gennaio con altresì altri nuovi
arrivi resisi necessari dalla spirale di infortuni a catane che
continua a centrare il club dalla gestione Benitez, non riescono
a tamponare uno sfascio che non si arresta così come non si
arresta il gorgo dei debiti. I tifosi loggionisti hanno rotto il
cazzo sotto Mazzarri che, numeri freddi alla mano, faceva andare
l'Inter meglio !!! Con Empoli e Torino nonostante
Podolsky-Palacio-Icardi-Shaqiri - mentre mazzarri fino al
febbraio 2014 schierava il solo Palacio - non ha mai tirato in
porta!!Tre rinforzi ed altri due in arrivo, contro due, una
situazione debitoria migliore rispetto al collasso attuale, un
posto in Medopa acquisito contro il decimo posto odierno, già a
-23 dalla Merdentus dopo 20 giornate
Diakité-Cassano,
tutto aperto. Lavezzi, promessa all'Inter. Su Yaya eGuaro...calciomercato
gennaio 2015
Alla fine il botto di fine
calciomercato non è arrivato in casa Inter. I nerazzurri hanno
inseguito fino all’ultimo un difensore centrale e un regista,
considerati prioritari dall’allenatore, ma nessuno alla fine è
stato preso. Come scrive oggiLa
Gazzetta dello Sport, Roberto Mancini avrebbe voluto subito
Jeison Murillo, che ieri assieme al suo agente Rocco Dozzini è
stato in sede per firmare il contratto che lo legherà ai
nerazzurri da luglio. In attesa di capire se il tecnico nerazzurro
sia davvero soddisfatto della campagna acquisti, laroseaspiega
che comunque il club ha provato ad accontentarlo: “L’Atalanta non
ha mollato Benalouane (anche per la formula del trasferimento), il
Porto ha rifiutatoRolandosecondo
un prestito di 700mila euro con riscatto a 4 milioni a luglio e
l’ha mandato all’Anderlecht con la stessa formula: un dispetto.
Ledesma non s’è fatto perché Lotito voleva un milione e mezzo e
Cigarini è sfumato. Per Diarra invece non si è trovato il guizzo
di puntare sulle carte. Morale: c’è Diakité libero e qualche
discorso è stato riavviato nella notte”.
L’Inter, come scriveLa
Gazzetta, ha lavorato per il futuro perché oltre aJeison
Murilloha
messo sotto contratto Italo Santos (difensore centrale classe ‘96
dal Vasco de Gama), e José Correia, detto Zé Turbo, 18enne dello
Sporting Lisbona. Ma la giornata è stata anche caratterizzata
dall’affare Bonazzoli (cessione a 7 milioni con diritto di
riacquisto a 14 valida per tre anni): in sede si sono visti il
presidente Ferrero, il ds Osti oltre alla famiglia del ragazzo. Si
è parlato anche di Samuel Eto’o, all’esterno sono fioccate
smentite di rito sul fatto che possa essere stato fatto un
sondaggio per Okaka.
Per il momentoPablo
Daniel Osvaldo resta, anche se in Argentina il mercato è
aperto fino al 15. Il possibile arrivo di Antonio Cassano resta in
stand-by anche se per lui c’è il Bari e tempo fino al 27 febbraio
per un tesseramento. Ed è normale che il mirino vada all’anno
prossimo: Yaya Touré è nel mirino di Mancini e l’affare è
possibilissimo perché l’ivoriano tornerebbe subito dal Mancio; suEzequiel
Lavezzic’è
una mezza promessa di matrimonio con l’Inter per luglio. Con o
senza Fredy Guarin di mezzo: Inter e Psg ne hanno parlato.
Èil
12 marzo 1972, la lotta per lo scudetto è apertissima: la
Juventus, che pure ha perso per una grave malattia il suo alfiere
Bettega da qualche settimana, resiste in testa alla classifica,
con due punti di vantaggio sulla coppia Milan-Torino. La giornata
è cruciale: mentre la Juve gioca in casa col Bologna, sest’ultimo
in classifica, i rossoneri sono impegnati sul campo del Cagliari,
una grande dell’epoca, che li segue in classifica a un solo punto.
I locali vanno in vantaggio con Gori in avvio del primo tempo, il
Milan pareggia con Bigon a inizio ripresa. A tre minuti dalla
fine, quando la partita sembra ormai avviata a chiudersi sul
pareggio, Riva prende palla in area e cerca di liberarsi di
Anquilletti con una mezza rovesciata, non riuscendovi perché la
sfera colpisce l’avversario al braccio sinistro, stretto vicino al
fianco.Il
“mani” appare chiaramente involontario, ma l’arbitro Michelotti,
un principe del fischietto, concede il rigore. Gigi Riva
va sul dischetto e non perdona, il Milan perde e scivola a quattro
punti dalla Juve, vittoriosa sul Bologna. Il guaio è che c’è un
fresco precedente: due giornate prima, nel big match di Torino con
la Juventus, il Milan ha lamentato un colossale rigore a favore,
non concesso da Lo Bello, che poi ha candidamente ammesso alla
Domenica Sportiva, di fronte alla moviola (che muoveva allora i
primi passi), il proprio errore. Invece c’è anche un terzo caso,
quello più scontato: il 14 aprile 1972, la Commissione
disciplinare presieduta dall’avvocato Fuhrmann condanna Rivera, in
seguito alla denuncia della Lega del 14 marzo 1972, per le
dichiarazioni rilasciate a caldo dal giocatore, nonostante nei
giorni seguenti lo stesso Rivera abbia cercato di attenuare le
proprie dichiarazioni, spiegando che non aveva inteso accusare
Campanati o altri di disonestà, ma di aver parlato soltanto di
incapacità, di non aver mai avuto l’idea di assurgere a ruolo di
giudice né tanto meno di accusatore e di aver riferito soltanto
alcuni fatti come, secondo lui, veramente accaduti.
Insomma, ha
sostenuto di non aver mai mosso accuse agli arbitri di disonestà,
corruzione o malafede, ma soltanto di aver accusato Campanati di
incapacità a designare gli arbitri per le partite del Milan: che
se la disonestà esiste lo deve provare la Federcalcio, non lui,
perché non ne ha le prove. Nelle dichiarazioni rilasciate alla
commissione, come si ricava dalla sentenza, Rivera ha ribadito di
avere detto ai giornalisti che il Milan subisce da tempi errori
arbitrali, frutto dell’incapacità degli arbitri stessi oppure di
chi li ha designati, escludendo però di avere parlato di disonestà
e precisando che le dichiarazioni successive sono state rese
quando si è accorto che le prime erano state male interpretate o
distorte. La squalifica al termine del giudizio è di quelle
pesanti: Rivera viene appiedato a tutto il 30 giugno 1972, cioè
fino al termine della stagione, perdendo così il finale di
campionato e di Coppa Italia, del Milan e pure la Nazionale.
Cosi nel dopo
partita Gianni Rivera si presenta davanti ai microfoni e detta,
con la sua aria cantilenante e la inconfondibile “erre” moscia,
una serie di anatemi da far rabbrividire:
«Fino a
quando a capo degli arbitri ci sarà il signor Campanati, per noi
del Milan le cose andranno sempre in questo modo: saremo
costantemente presi in giro. Questo non è più calcio. A
parte la nostra comprensibile e incontenibile amarezza, mi spiace
per gli sportivi… credono che il calcio sia ancora una cosa seria.
Quello che abbiamo subito oggi è una vera vergogna.Credevo
che ci avessero fregato già a Torino contro la Juventus, invece ci
presero in giro a metà con l’autocritica di Lo Bello in
televisione.Purtroppo
per il Milan avere certi arbitri è diventata ormai una tradizione.
La logica è che dovevamo perdere il campionato. D’altronde, finche
dura Campanati non c’è niente da fare: scudetti non ne vinciamo.
Io sono disposto ad andare davanti alla magistratura ordinaria,
perché ciò che dico è vero: sino alla Corte Costituzionale. Mi
hanno rotto le palle. Ha cominciato anni fa un certo Sbardella;
sono cose che tutti sanno: è dunque ora che si dicano. Per vincere
lo scudetto dovremmo avere almeno nove punti di vantaggio nel
girone di andata. In caso contrario davvero non ce lo lasciano
vincere, e se lo avessimo saputo non avremmo giocato. È il terzo
campionato che ci fregano in questo modo. Sta scritto da qualche
parte che il Milan non debba assolutamente raggiungere la
Juventus. Fino a questo momento abbiamo trovato tre arbitri che
hanno fatto tutto perché restasse sola in testa alla classifica.
Se ho raccontato delle storie mi dovrebbero squalificare a vita,
ma devono dimostrare che sono state storie. Così non si può più
andare avanti; io ho parlato chiaro, non mi sono inventato nulla,
ho detto solo cosa si verifica in campo… I casi sono due: o io mi
sono inventato tutto e allora mi squalificano a vita, oppure
riconoscono di avere sbagliato e bisogna cambiare, sostituire chi
non è all’altezza del compito».
I gialloneri di Klopp perdono 2-0
con l'Eintracht e si ritrovano da soli in fondo alla classifica di
Bundesliga. Volano i Lupi: 1-0 al Gladbach nello scontro diretto e
secondo posto a sette punti dagli imprendibili bavaresi di
Guardiola
BERLINO-
Protagonista in Champions, dove si è qualificato agevolmente per
gli ottavi, ultimo in Germania: incredibile la metamorfosi in
negativo del Borussia Dortmund, che con l'ennesimo ko (l'ottavo in
13 di giornate di Bundesliga) si ritrova clamorosamente ultimo da
solo in campionato, una posizione che neanche il tifoso più
pessimista avrebbe mai potuto immaginare. A Francoforte la squadra
di Klopp rimedia un 2-0 che non ammette discussioni: l'Eintracht
vince con pieno merito con le reti - una per tempo - di Meier dopo
appena 5' e di Seferovic al 78'.
Se a Dortmund piangono, solo sorrisi a Wolfsburg: un gol di Knoche
al 12' basta ai Lupi per vincere lo scontro diretto col
Moenchengladbach e rimanere da soli al secondo posto. La squadra
di Hecking sale a quota 26, a sette lunghezze dal Bayern di
Guardiola.
Inter-Cagliari
1-4, torna Zemanlandia....ecco il titolo da presa per il culo....
Clamoroso a San Siro: dopo il botta e risposta firmato Sau-Osvaldo,
sale in cattedra Ekdal, che mette a segno una tripletta. Padroni
di casa irriconoscibili: espulso Nagatomo, debacle difensiva e i
sardi ne approfittano per la prima vittoria in campionato. Si
salva Handanovic, che para un rigore a Cossu
Un disastro assoluto.La
squadra dell'inter mostra una debolezza psicologica totale ogni
volta che va sotto. Se consideriamo la stagione 2013-2014,l'inter
e' andata insvantaggio in nove occasioni: inter-fiorentina,bologna-inter,napoli-inter,lazio-inter,udinese-inter,inter-chievo,juventus-inter,inter-atalanta,milan-inter,solo
in tre occasioni e' riuscita a recuperare e solo in una occasione
ha vinto, contro la fiorentina. Mi sembra evidente la fragilita'
della squadra. Col cagliari sono stati commessi degli errori
tecnico tattici incredibili: dal disastroso retropassaggio di
nagatomo in occasione del primo gol del cagliari, alla
retrocessione di dodo in marcatura su ibarbo che ha letteralmente
fatto a pezzi l'inter sulla fascia sinistra, finendo agli errori
procurati da vidic. In 45 minuti altresi' sono state cancellate
faticosissime "certezze" ricavate da sette partite ufficiali nelle
quali l'inter aveva subito un solo gol. Ancora piu' amara la
conbsiderazione in relazione alla posizione del cagliari: ultimo
in classifica con un solo punto, proveniente da tre sconfitte
consecutive!!! Infine la situazione in classifica: dopo solo 5
giornate lontani dalle prime 7 punti....non e' condannabile una
uscita di scena di thohir dopo due stagioni cosi amare
sinceramente.....c'e' ancora mancini senza panchina, fossi nella
presidenza un pensierino lo farei senz'altro.....
Crollano gli spettatori, quasi un milione in meno (esattamente
900.000) negli stadi italiani. Il numero totale dei presenti ai
match del calcio professionistico passa dai circa 13,2 milioni
della stagione 2011-2012 a 12,3 milioni del 2012-2013.
In termini di affluenza media il confronto con gli altri
campionati stranieri vede i club italiani superare soltanto
quelli francesi (22.591 tifosi contro i 19.211 della Ligue1).
Il primato spetta alla Bundesliga tedesca con 42.624 spettatori,
seguita dalla Premier inglese (35.921) e dalla Liga spagnola
(28.237).
Il calo va a pesare sulla voce
ricavi da stadio e commerciali che scendono rispettivamente del
4,1% e del 3,9%. Insieme rappresentano solo il 23% del valore
della produzione aggregato (8% i ricavi da stadio e il 15% i
ricavi commerciali).
E continuano a crescere i debiti della Serie A. E' quanto emerge
dal 'ReportCalcio' 2014, pubblicato dal Centro Studi, Sviluppo
ed iniziative Speciali della Figc con la collaborazione
dell'Agenzia di Ricerche e Legislazione (Arel) e PwC.
Dallo studio si nota che i debiti del massimo
campionato, nella stagione 2012-'13, erano pari a 2.947 milioni
di euro (+1.9% rispetto alla stagione 2011-2012). Di questi i
debiti finanziari pesano per il 32%.
La perdita netta della Serie A si riduce significativamente se
confrontata con il periodo precedente e si attesta a 202 milioni
di euro (contro i 280 milioni della stagione 2011-2012).
"I numeri del calcio sono in calo però purtroppo sono in calo
anche i numeri dello sport e del Paese. Io non voglio essere
criticoma di stimolo
per aiutare a invertire questa tendenza. Poi i numeri bisogna
saperli leggere, perchè ci sono anche numeri positivi o che non
meritano di essere criticati". Questo il pensiero di Giovanni
Malagò, presidente del Coni.
"Sono in calo anche gli spettatori e questo è dovuto a tante
componenti, come stadi vecchi, contesto congiunturale del Paese,
crisi economica, l'incomprensibile politica commerciale di
alcune società e non ultimo un campionato non competitivo come
quelli di Spagna e Inghilterra".
Malagò ha aggiunto: ''Il calcio ha numeri favolosi, a volte
dispiace e fa rabbia non capitalizzare al meglio questa grande
potenzialità. Con tutte le sue problematiche il calcio è tuttora
il movimento che tra i 6 e i 16 anni vanta un quarto di tutti i
tesserati dello sport italiano, il 25% di ragazzi e ragazze
rientrano nel mondo del calcio. In Europa i praticanti sono 17,7
milioni, in Italia 1,1 cioè l'8% di quelli che giocano a calcio
in Europa. Non bisogna solo accontentarsi di questi numeri, che
al contrario devono consentire di migliorarsi. Se migliora il
calcio, migliora tutto lo sport nel Paese, il Coni e il sistema
Italia nel suo complesso, che è fondamentale. Il mondo del
calcio è e sarà sempre la costola più importante del nostro
mondo''.
Malagò ha inoltre spiegato: "E' indecente l'8%
dei ricavi da stadio per le società professionistiche, se
continueremo così tra un po' arriveremo a zero. Forse è dovuto
anche al fatto che i diritti tv sono talmente cresciuti... ma
questa è la versa sfida: arrivare al 25-30% come fanno gli altri
Paesi.
E' colpa anche e soprattutto degli stadi. Il nostro campionato
lo facciamo diventare il campionato più intrigante del mondo ma
rispetto a Inghilterra e Spagna non è proprio una lotta all'arma
bianca.
Si è creato un gap molto importante e questo non
aiuta a favorire chi vuole andare a vedere le partite''.
''Negli ultimi 6 anni - ha sottolineato Giancarlo Abete, n.1
Figc- abbiamo recuperato attraverso il Coni 480 milioni dei 6
miliardi che solo il calcio professionistico ha dato al Paese.
Raffrontandoci alle altre Nazioni siamo al secondo posto come
contribuzione, solo l'Inghilterra ha dato all'erario più di noi''.
Abete non ha nascosto i problemi del mondo del calcio: ''Abbiamo
valori assoluti importanti, senza dubbio la condizione dei
nostri stadi è uno degli elementi che porta ad una diminuzione
delle presenze. Ma non dimentichiamoci che restiamo il quinto
Paese al mondo come numero di spettatori medi. Da questi dati
emerge una sofferenza strutturale della Lega di B e della Lega
Pro.
L'imbarazzante dislivello tra calcio italiota e resto
d'Europa:mentre in Italonia il campionato è già finito al 9 marzo,
in Premier e Liga Real Madrid,Barcellona,Atletico Madrid, Chelsea,Liverpool,Manchester
City e Arsenal si stanno dando battaglia in stadi strapieni
con partite che vedono tra i 4 ed i 6-7 gol segnati. In Italonia
fioccano gli 1-0 in stadi deserti con pochissimi tiri in porta e
quei pochi sui pali e traverse !!!
Confronto impietoso a portata di telecomando tra la serie A e Real
Madrid-Barcellona. Stadi, campioni e atmosfera: è tutto un altro
calcio.
Parma calcio, HellasVerona e quadri, altri otto mesi per Tanzi: condanna
fino al 2035.Con il sodalizio occulto nel calcio, nella stagione
2000-2001 veniva salvato l'Hellas Verona a spese del Napoli di Giorgio
Corbelli che di lì a poco fu costretto al fallimento
Il periodo di pena per l'ex patron di Parmalat si allunga: ai 17 anni e
5 mesi inflitti dalla Cassazione vanno ad aggiungersi 32 settimane
patteggiate per tre filoni collegati alla bancarotta dell'azienda del
latte. L'imprenditore per ora si trova ai domiciliari in ospedale con il
permesso di rientrare nella sua abitazione il weekend, ma nelle prossime
settimane potrebbe tornare in carcere
Dopola
condanna definitiva in Cassazione a 17 anni e 5 mesi per ilcrac
Parmalat, gli anni di pena perCalisto
Tanzisi allungano.
L’ex re del latte ha patteggiato di fronte al giudice Maria Cristina
Sarli un totale diotto
mesiper i tre
filoni del crac,Parma
calcio, Hellas Veronaetesoretto
dei quadriin cui
era coinvolto.
Per la vicenda Parma Calcio, l’accusa per Tanzi era di avere distratto
tra il 1992 e il 2003 somme per10
milioni di euroe11
milioni di dollaridalle
casse di Parmalat. Tanzi e il figlio Stefano, che allora era presidente
della società sportiva, hanno patteggiato due mesi ciascuno per aver
drenato soldi attraversofalsi
contrattidi
sponsorizzazione e di promozione di prodotti Parmalat, anche se le
prestazioni non erano mai avvenute.
Altri due mesi Tanzi li ha patteggiati per il casoHellas
Verona,in cui l’ex
imprenditore era accusato di essere stato ilproprietario
occultodella
società sportiva dal 1998 al 2004 attraverso il suo prestanomeGiambattista
Pastorello(che
invece ha scelto di andare a processo), distraendo 16,5 milioni di euro
dalle casse del Parma calcio.
Il giudice ha infine ratificato altri quattro mesi per la vicenda deiquadrie
delleopere
d’arteritrovate a casa di Tanzi e di suoi amici e familiari nel
2009, tre anni dopo il crac, dopo un servizio della trasmissione Rai
Report. Le 112 opere di valore milionario, tra cui figuravano quadri di
autorida
Manet a Picasso, erano state confiscate e ora sono custodite
dalla Soprintendenza, che prossimamente le metterà all’asta.
Gli otto mesi di pena andranno in continuazione al cumulo calcolato
dalla Cassazione il 7 marzo 2014, che ha previsto la fine pena per Tanziil
22 settembre del 2035. L’ex imprenditore per ora si trova ai
domiciliari in ospedale per sottoporsi a delle cure, con il permesso di
rientrare nella sua abitazione il weekend.A
differenza degli altri condannati del crac Parmalat, che sono stati
arrestati nelle scorse settimane, per Tanzi nell’ordine di arresto
la Procura generale di Roma ha stabilito che provvisoriamente rimanga in
vigore il provvedimento in atto didetenzione
domiciliarein
ospedale. Sarà il Tribunale di sorveglianza di Bologna a dover decidere
nelle prossime settimane se Tanzi dovrà ritornare in carcere o potrà
continuare la detenzione in ricovero.
Stagione 2013-2014
Al Real Madrid la "Decima". Batte ai
supplementari l'Atletico di Simeone,campione di Spagna dopo 18 anni, dopo
aver distrutto il Bayern di Pepp Guardiola.
Niente da fare per
Guardiola nella settimana della scomparsa dell'amico di sempre Tito Vilanova.
Il catalano passato nell'estate del 2013 alla corte del Super Bayern
freschissimo di Triplete Storico
aveva posto seriamente le basi per bissare lo Strasuccesso: SuperCoppa
Europea strappata al Chelsea, Campionato del Mondo per Club nel dicembre
2013 in Marocco, Bundesliga stravinta con 7 turni di anticipo, finale di
Coppa di Germania, ottavi e quarti di finale della Champion nei quali
vengono asfaltati Arsenal e Manchester United. Purtroppo la regola dei
grandi numeri era in agguato: il Real Madrid era da troppi anni che perdeva
sistematicamente in Germania. Ora la "bestia negra" è stata domata. IlReal
Madridè
la prima finalista dellaChampions
League 2013-2014.
I blancos hanno battuto e annientato 4-0 ilBayernnel
ritorno della semifinale all'Allianz Area. Ancora una voltaCarlo
Ancelottisi
dimostra la vera bestia nera dei bavaresi (sei vittorie e due pareggi),
uscendo imbattuto dal campo e sfatando un tabù storico per i blancos, che
non hanno mai vinto fino a stasera in Baviera. Per il tecnico italiano è laquarta
finale di Champions,
e sia nel 2003 che nel 2007 con il Milan, alla fine l'ha vinta dopo aver
battuto entrambe le volte il Bayern nel suo cammino. La serata rimane
storica anche per un altro record raggiunto daCristiano
Ronaldo:la
doppietta gli vale i16
gol in questa Champions,
superando i precedenti recordman Altafini e Messi a quota 14. I blancos
quindi raggiungono la 13esima finale della sua storia, la prima negli ultimi
12 anni. Ora ai ragazzi di Carletto per conquistare la"decima
champions"non
spetta che attendere l'altra vincitrice tra il Chelsea di José Mourinho e
l'Atletico Madrid del cholo Simeone. Al Bayern non resta che vincere la
finale diCoppa
di Germaniain
programma il 17 maggio con il Borussia Dortmund. Rimane quindi l'ombra diJupp
Heynckessulla
panchina di Guardiola, che l'anno scorso vinse tutto quello che si poteva
vincere, fattore che ha pesato anche stasera. Pep Guardiola ha scelto di
giocare con una squadra super offensiva, lasciando Lahm sull'esterno e Kross
come centrale di centrocampo, con Mandukic a fare la punta centrale dietro
alla coppia di esterni Robben e Ribery. Ancelotti invece ha rispolverato il
tridente Bale-Ronaldo-Benzema, dopo i problemi fisici che hanno tenuto fuori
il gallese e il portoghese, riproponendo come al solitoCasillasin
porta al posto di Diego Lopez.Il giocatore spagnolo è dopo Hierro
(rigorista e bravo sulle punizioni) il difensore che di più ha segnato con
la camiseta blanca, con 45 reti. La prima conclusione pericolosa dei padroni
di casa è arrivata al 25' con Ribery, il cui tiro si è spento a lato senza
pericolo per Casillas.
Seedorf:"Ci è mancata fluidità,dispersione,non ci siamo sparpagliati
bene in campo..." Si conclude la favoletta del club col dna da
Coppa dei Campioni. La prossima stagione forse in Merdopa League,non
accadeva dal 2008
Un futuro a tinte foschevideo
Il rischio si chiama mediocrità,eppure all'indomani della
rocambolesca qualificazione a spese dell'Ajax, tutti gridavano alla
genetica europea della squadra ed alla vocazione alla Champion,
tutto il resto non contava...
Nelle telefono AP abbiamo: il solito pianto greco di Balotelli, i
tifosi milanisti presi a mazzate al rientro a Milano, lo zio Fester
Galliani al triplice fischio finale, prossimo al licenziamento
Parma, Ghirardi si � dimesso: "Basta, � una vergogna. Ho chiuso con il
calcio". Uno dei pochissimi a fare quello che dice. Bilarda Ghirardi era
subentrato ai fallimentari Tanzi all'indomani del tracollo del 2003-2004
dietro l'azione del commissario liquidatore Bondi sfruttando a man bassa la
Legge
Il presidente degli emiliani � furioso dopo l'esclusione del suo club
dall'Europa: "Sono riusciti a farmi andar via dal mondo dello sport, a farmi
lasciare la passione pi� grande della mia vita e di questo se ne devono
vergognare"
"Ho chiuso con il calcio, ho rassegnato le mie dimissioni da presidente e ho
pregato Leonardi di continuare a gestire la societ� e di onorare tutti gli
impegni che ho preso, dal primo luglio comincer� un'altra storia". Il
presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, lascia dopo la sentenza dell'Alta
Corte diGiustizia
del Coni che ha respinto il ricorso del club per le Licenze Uefa. "Sono
riusciti a farmi andar via dal mondo dello sport, a farmi lasciare la
passione pi� grande della mia vita e di questo se ne devono vergognare. Io
con lo sport ho chiuso, me ne torno al mio paesello", ha dichiarato Ghirardi
in conferenza stampa.
"La sanzione al Parma � stata data per un errore dello 0,60% rispetto alle
cifre dovute. Per questo ho perso quanto guadagnato sul campo, quello di una
squadra di provincia che si � risollevata dopo il pi� grande crack europeo.
Non siamo rispettati perch� troppo civili e corretti, da un mondo di chi si
spara, fa confusione, chi urla, chi tira le bombe carta. Noi stiamo bene a
casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport e a
farmi abbandonare la mia pi� grande passione, con il calcio e lo sport ho
chiuso, voi vergognatevi, io me ne torno al mio paesello"
Il Parma non ha ottenuto la Licenza Uefa ed � quindi stato escluso
dall'Europa League. "Bisogna togliere tutta questa gente che ha sempre
guadagnato alle spalle dello sport. Io sono partito dalla terza categoria e
sono arrivato in Coppa Uefa, meritandolo sul campo e sono orgoglioso di
questo. Da domani � un'altra storia".
Alta Corte Coni respinge ricorso Parma, Torino in Europa League. Amaro
commento di Mazzarri:"Mi hanno rotto i coglioni per arrivare almeno quinto e
bastava il SETTIMO POSTO...."
La decisione per il comportamento dei tifosi prima della finale di Coppa
Italia. Un turno (ma con la condizionale) alla curva Fiesole della
Fiorentina. Punita per i cori contro Balotelli anche la curva Nord
dell'Inter. Roma-Juve, la prefettura chiede l'anticipo al pomeriggio
Giudice sportivo: razzismo contro Balotelli e Napoli, chiusa curva
Inter per un totale di tre turni. Verso squalifica San Paolo
Un Thohir descritto come "infuriato" per il grave danno di immagine
arrecato alla sua societ� da questa vicenda. Da capire ora quali
saranno le conseguenze di questa due giorni incredibili e come
Thohir vorr� comportarsi con i dirigenti e sul mercato, visto la
continua richiesta di Mazzarri di avere rinforzi.Arrivano altri
dettagli sull'affare sfumato tra Inter e Juventus per il passaggio
di Vucinic all'Inter e di Guarin alla Juve. Secondo quanto
raccontato da Massimiliano Nebuloni, le visite mediche
dell'attaccante montenegrino con la societ� nerazzurra avrebbero
dato esiti "tutt'altro che brillanti". Avrebbe pesato, quindi, anche
l'usura dell'attaccante sulla scelta di Thohir di bloccare l'affare.
Adesso abbiamo un presidente a cui vendono i giocatori a sua
insaputa. Se le cose stanno cos� � e ormai pare quasi certo � mi
viene la pelle d�oca. In che mani siamo? E soprattutto, in �quali�
mani siamo? Ieri l�ipotesi di uno scambio con conguaglio oneroso tra
Vucinic e Guarin, pur senza entusiasmarmi, mi pareva persino
ragionevole. Come tutti gli interisti la vera perplessit� era
rappresentata dal fatto di trattare un�operazione di mercato cos�
importante proprio con la Juve. Ma non era la prima volta, e nel
passato ci � arrivato un tale Ibrahimovic. Certo, su questo molta
parte del popolo nerazzurro � insorto. Ma non posso credere che sia
stata questa sollevazione a convincere Thohir a bloccare
l�operazione. Certo, anche questo. Ma penso che il punto sia un
altro. Il presidente non ha ritenuto accettabile che la prima vera
operazione di mercato della sua gestione sia avvenuta in modo
oscuro, sorprendente, spettacolare (vedere insieme Marotta, Fassone
e Ausilio faceva effetto a chiunque).
Ci sono troppe cose che forse non sapremo mai. Intanto perch� Guarin,
da un po� di tempo a questa parte, abbia palesemente manifestato
insofferenza per il trattamento dell�Inter nei suoi confronti. E�
vero che Guarin voleva andare via? Lo aveva detto lo stesso Thohir,
qualche settimana fa. E dunque non si trattava di una sorpresa.
Possibile che la dirigenza non abbia condiviso con il Presidente le
modalit� di una eventuale cessione, sicuramente avallata da Thohir e
anche, presumo, da Mazzarri? Ma stiamo scherzando? I parametri di
Thohir, et� e ingaggio, mi sembra fossero chiari. Ecco perch� adesso
abbiamo diritto a una spiegazione chiara, e a decisioni conseguenti.
Qualcuno deve pagare per quanto � successo, e non � solo una
questione di responsabilit� oggettive. Occorre un segnale forte che
ci rassicuri sul fatto che la societ� � in mani salde, che esiste un
progetto, uno staff, una squadra affiatata o comunque in
costruzione.
Seedorf a rapporto dai tifosi:meglio
giocare in trasferta per sempre .Clarence
Seedorf è sulla graticola. Il presidente Silvio Berlusconi, in
accordo con la figlia Barbara ed Adriano Galliani ha deciso di
aspettare le gare con Lazio e Fiorentina per decidere sulla conferma
del tecnico olandese. Non sono solo i risultati a non essere
piaciuti alla dirigenza, ma anche l'atteggiamento in pubblico del
tecnico olandese, ultimo episodio la rivelazione di Giancarlo
Capelli (leader storico della curva milanista) su un summit di
Seedorf con gli ultras. Per questo motivo si stanno addirittura
studiando tutte le opzioni per ottenere una risoluzione anticipata
del contratto che lega Seedorf al Milan fino al 2016. Il tecnico si è presentato
per ultimo all'allenamento. Milanello è una polveriera, musi lunghi
da parte dei giocatori, da Balotelli fino al mite Kakà, che
aspettano un faccia a faccia nello spogliatoio dopo le rivelazioni
del capo ultra
MILANO
-Una provocazione? Forse. Ieri Clarence Seedorf si è
presentato per ultimo per l'allenamento. Clima pesantissimo a
Milanello, una vera e propria polveriera, dopo le rivelazioni del
capo ultrà Giancarlo Capelli che ha reso pubblico il pensiero del
tecnico olandese(«Tre quarti dei giocatori che ci sono non li ha scelti lui e non li
vuole più»). Parole che pesano come macigni dentro lo
spogliatoio. E' atteso
tra oggi e domani un incontro chiarificatore tra Seedorf e la
squadra. Il morale è a terra. Balotelli e Kakà si sono fermati per
firmare autografi senza sorrisi, Montolivo ha tirato dritto, la
fascia da capitano pesa. Il Milan sembra allo sbando e senza futuro.
Berlusconi sta seguendo la situazione, sembra pronto a prendersi la
colpa. Decisive le partite contro Lazio e Fiorentina, soprattutto se
avranno esiti negativi.
Il gol di Amauri
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L'impegno interno con il Parma sarebbe dovuto essere
l'occasione per cancellare i quattro gol presi a Madrid e la
conseguente eliminazione europea: il Milan, invece, incassa un altro
poker che getta benzina sul fuoco della contestazione del tifo.
Quattro sono anche le sconfitte consecutive, tra campionato e
Champions, degli uomini di Seedorf, dato che stride con i sedici
risultati utili di un Parma la cui candidatura all'Europa si fa
sempre più solida (con tanto di sorpasso momentaneo alla Fiorentina,
impegnata in serata contro il Chievo). Trascinatore dei crociati è
il solito Antonio Cassano in formato Mondiale, autore dei primi due
gol ducali, ma la squadra di Donadoni si mostra matura anche quando
il Milan pareggia (in gol Rami e Balotelli su rigore) e il barese è
già stato sostituito; sono Amauri e Biabiany a fissare il punteggio
finale. Menzione d'onore per Schelotto, anch'egli apparso quello dei
giorni migliori.
Mimmo Calopresti ripercorre in un film la vicenda sportiva e umana del
fuoriclasse. La vera democrazia nel Corinthians, in cui tutto veniva
messo ai voti, l'impegno politico che, contemporaneamente, viene
testimoniato anche nel libro "Calciatori di sinistra". E la profezia: il
Mondiale in Brasile sarà una vergogna organizzativa
FORZA LUCIANO, CE LA FARAI ANCHE QUESTA VOLTA(03-05-2006)(RITIRO
PREMIO A VIAREGGIO-CAMAIORE, MAGGIO 2006,
CAGLIARI-INTER 2-2)
Sconvolti,turbatie
molto moltoincreduli:
questo è lo stato d'animo dei tifosi riguardo
alleintercettazionidellaProcura,
di cui si sa solo che LucianoMoggie
l'ex-designatorePairettosecondoLa
Repubblica"hanno
sicuramente parlato di tanti argomenti, anche di
arbitri".
Per fortuna il dirigentebianconeroha
le spallegrossee
saprà superare anche quest'ennesimaoccasionein
cui il suo nome èimpunementeinfangato.
Ad esempio quella volta in cui infuriò unastupefacentepolemica
sullasemifinaledi
Coppa Italia del2004tra
Inter eJuventus,
successiva alla prestazionebrillantedell'arbitroPellegrino:
il fischietto siciliano era in una delleultimedirezioni
incarrieraprima
di prendere la poltrona diteam
managerdelMessina,
squadra che, nell'ambito dell'inchiestacalcio-scommesse,
fu definitasenza
ragionida
FrancescoDal
Cin(in
dichiarazioni poiovviamentesmentite),
come vicina a LucianoMoggi.
Al termine dell'incontro, nonostante una
direzione di garaimpeccabile,
GiacintoFacchettise
la preseincomprensibilmentecon
l'arbitro: "Quando
ho visto la designazione di Pellegrino ho
pensato male (per ragioni mai spiegate
NdI.org), la realtà è stata peggiore di
quanto potessi pensare. L'arbitraggio di questa
sera è inaccettabile, chi ne ha le facoltà
faccia un'esame di coscienza perché non è
possibile andare avanti così. (...) Chi deve
controllare queste cose? Le istituzioni, che
però latitano".
Ilpresidentenerazzurro
vennegiustamentemultato
ediffidatoper
le paroleinfamantiverso
un ambientespecchiatocome
quello del calcio italiano. Quellasemifinalelasciò
qualcheperplessitàtanto
che ne parlò persino ilTaipei
Times,
ma la prova diPellegrinotrovò
invece consensi presso idesignatoricomePairetto,
chesenza
sbilanciarsiparlò
di "direzione
egregia".
D'altronde, lamentarsi di averpersoin
una semifinale percolpadell'arbitro
è roba dainteristi.
Nella foto, AdrianoGalliani,
dirigente di ben altrospessore,
ancora convinto cheventi
secondicelino
unamacchinazionedi
livellocontinentale.
diDavide
Diotti
"Il titolo del libro evoca lo spettro che la storia vide
materializzarsi nelle vicende sviluppatesi attorno alla seconda guerra
mondiale. Una prospettiva storica di lunga durata che l'autore delinea
i...
Generalmente disponibile in 3 settimane
Prezzo: € 13,00
Editore:Leonida
ISBN: 9788897995081
Collana:
Anno Edizione: 2012
La chiusura del passaggio di consegne tra Moratti e Thohir è datato 5 giugno 2014. Il 15 novembre 2013 veniva ufficializzata la nuova presidenza col versamento di 75 milioni liquidi da Thohir a Moratti per il 70% della società. Una cifra ridicola a fronte del reale valore della società, una società tuttavia appesantita da 413 milioni di euro di debiti accumulati in 18 anni di gestione morattiana, tutti rifinanziati attraverso le FIDEJUSSIONI PERSONALI DI MASSIMO MORATTI. Questo fino al 5 giugno 2014: col passaggio di consegne questa montagna spaventosa di debiti viene "girata" da Thohir all'INTER STESSA. Come detto il 5 giugno 2014 nasce INTER MEDIA COMMUNICATION, una new co. che ha al suo interno i contratti televisivi, contratti commerciali e valore del marchio, tutti crediti a copertura del prestito da 230 milioni di euro concesso da UNICREDIT E GOLDMAN SACS. Questo prestito ponte ha svincolato le fidejussioni di Moratti, ha coperto parte dei debiti accumulati, ha coperto le spese correnti ma ha creato un PROGRAMMA DI RIMBORSO QUINQUENNALE così ideato: UN MILIONE DI EURO ENTRO IL 30 GIUGNO 2015, 15 RATE DA 3 MILIONI DI EURO DAL 30 SETTEMBRE 2015 AL 30 MARZO 2019. IL 30 GIUGNO 2019 MAXI RATA MOSTRUOSA DA 184 MILIONI DI EURO. Come detto sarà l'FC INTERNAZIONALE STESSA AD ACCANTONARE 58 MILIONI DI EURO L'ANNO PER SALDARE RATE E CUMULO PER LA SUPER RATA FINALE con i ricavi di INTER MEDIA COMMUNICATION. Rimangono le passività rimaste in vita che verranno coperte anche dal 30% di Massimo Moratti, vincolato dal passaggio di consegne firmato il 15 novembre 2013 fino al 15 novembre 2015. Quindi negli OTTO MESI DI TRATTATIVA DALL'APRILE 2013, gli uomini di Thohir hanno partorito solo un maxi prestito dalle banche NON GARANTITO DALLE PROPRIETA' DELL'INDONESIANO che tra l'altro non ha azzerato i debiti costringendo fino al novembre 2015 Moratti a sganciare ulteriormente danari per il ripianamento. In mezzo Thohir si è preso il 70% del club sganciando solo 75 milioni di euro, a fronte del TRILIARDO DI VECCHIE LIRE SGANCIATO DA MORATTI, procedendo altresì al poderoso repulisti di tutti gli uomini di Moratti: Branca, Combi,Cordoba. Non solo: i 20 milioni di euro sganciati per l'acquisto di Hernanes dalla Lazio sono stati messi sul piatto da Thohir A MO' DI PRESTITO VERSO L'INTER CHE DOVRA' RESTITUIRE CON L'8% DI INTERESSI !!!!
Juventus-Inter 1-1
Icardi fa un favore alla Roma. L'Inter,
dodicesima in classifica, ferma i bianconeri...
L'argentino risponde nella ripresa a Tevez e
consente ai giallorossi di riportarsi a -1 dalla
capolista. I bianconeri recriminano per aver
mancato nel primo tempo il colpo del ko
. Nerazzurri rianimati dall'ingresso di Podolski
JUVENTUS-INTER 1-1 (1-0)
Juventus (3-4-1-2): Buffon 6.5, Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Evra 6.5, Pirlo 6, Marchisio 6.5, Pogba 6.5, Vidal 7 (33' st Pereyra sv), Tevez 7, Llorente 6 (18' st Morata 5.5). (30 Storari 34 Rubinho 4 Caceres 5 Ogbonna 7 Pepe 11 Coman 12 Giovinco 20 Padoin 38 Mattiello 39 Marrone). All.: Allegri.
Inter (4-3-2-1): Handanovic 7.5, Campagnaro 6, Ranocchia 6.5, Juan Jesus 6, D'Ambrosio 7; Guarin 6.5, Medel 6, Kuzmanovic 6 (8' st Podolski 6.5), Kovacic 6, Hernanes 6.5 (40' st Osvaldo sv), Icardi 7 (45' st M'Vila sv). (30 Carrizo 6 Andreolli 15 Vidic 20 Obi 22 Dodò 28 Puscas 44 Khrin 54 Donkor 97 Bonazzoli). All. Mancini.
Arbitro: Banti 6.
Reti: 5' Tevez; st 19' Icardi.
Angoli: 11-2 per la Juventus.
Recupero: 0 e 3'.
Espulso: 42' st Kovacic per gioco scorretto (rosso diretto).
Ammoniti: Icardi, Ranocchia, D'Ambrosio, Juan Jesus e Medel per gioco scorretto, Morata per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 40.015 (26.688 abbonati), incasso 1.870.015.
Inter, Podolski: ''Mancini decisivo
, possiamo arrivare in Champions''
L'attaccante tedesco: ''Il rapporto con l'allenatore ha svolto un ruolo importante per il mio arrivo. E' stata una trattativa piacevole e divertente. Il terzo posto? La situazione non è delle migliori, ma uniti possiamo farcela''. Osvaldo si allena a parte, ormai è praticamente un ex
Colonia, Bayern Monaco, ancora Colonia, Arsenal e... Inter. Lukas Podolski, tedesco tutto d'un pezzo, è arrivato dopo una serrata corte di Roberto Mancini. "Il rapporto con l'allenatore ha svolto un ruolo importante per il mio arrivo. Lui è stato decisivo. È stata una trattativa piacevole e divertente", spiega l'ala interista, che glissa sull'occhio di falco in campo "Questione che non mi interessa" e sulla lite Osvaldo-Icardi. Non tralascia invece di parlare di uno degli obiettivi stagionali: "Possiamo arrivare in Champions, la situazione non è ideale ma uniti possiamo farcela. Ora devo concentrarmi".
Cosa hai provato trovando tanti tifosi al tuo arrivo a Milano?
"Mi sono reso conto che è stata un'accoglienza di classe mondiale; non me lo aspettavo, è stata una cosa unica e ne sono fiero. Poi, quando ho visto la mia maglia con il logo leggendario dell'Inter sono diventato ancora più orgoglioso. Con la Juventus abbiamo avuto un ottimo risultato, vediamo come andrà col Genoa".